Meet Party Animal.

Party Animal è il progetto di Andrea Chiapparino, musicista e compositore originario di Terlizzi (Bari). Comincia nel 2015 poi passa a Torino dove compone Sparkle, primo EP autoprodotto, e infine torna a Terlizzi per registrare questo secondo EP, Leave, che esce invece per tre label dell’indie italiano: Dotto, È un brutto posto dove vivere e Winter Beach. Non si pensi tuttavia a quello che viene sponsorizzato come ‘indie italiano’. Volutamente, Leave non è riconoscibile come prodotto nazionale, è cantato in inglese con riferimenti tutt’altro che locali, ed è registrato in modo eccellente al Reh studio nel mat laboratorio urbano di Terlizzi dal produttore e musicista Dario Tatoli (in arte Makai).
Leave
Leave si compone di cinque canzoni, che non sono molte ma permettono di comprendere a sufficienza l’anima di Party Animal, ovvero un dream pop elegante e ben costruito. I cinque brani scorrono tranquilli, a un primo ascolto forse troppo, inducendo facile ironia sul nickname scelto e la musica prodotta. Ma gli ascolti ripetuti pagano, e si torna molto volentieri a Leave, alle sue atmosfere avvolgenti. Certamente aiuta il fatto che il disco sia suonato molto bene, con classe e soluzioni davvero intelligenti. Inutile fare troppi paragoni con nomi angloamericani: meglio ascoltare.
Party Animal e le canzoni di Leave
Si apre con Blackstar e poi con Sometimes, scelta come singolo e illustrata da un video. Poi ecco Riviera, il brano che fra tutti mi ha colpita di più. E infine When You Love Somebody e To The End. Leave lascia sperare molto bene per Party Animal. Raddoppiare con un LP sembra già alla sua portata, magari con qualche piccola variazione ritmica. Per ora, comunque, Leave soddisfa pienamente ed è già un prodotto compiuto al quale auguriamo buona fortuna in una scena tutt’altro che facile.
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