‘na notte infame: Piotta ricorda il fratello scomparso e racconta le storie della sua città.
Per il suo decimo disco in studio il rapper romano Piotta realizza un lavoro molto particolare, scritto con il fratello Fabio Zanello, scomparso improvvisamente nell’agosto 2022. Il lavoro, interamente dedicato al fratello, è ispirato ai ricordi e momenti di vita vissuta insieme, ripercorrendo alcuni momenti cruciali degli ultimi quarant’anni, dal terrorismo degli anni ’70 alla controcultura fino alla nascita del rap italiano, con la città di Roma che non è solo lo sfondo delle storie, ma quasi una protagonista del racconto.
Un disco di grande e dolorosa forza espressiva
‘na notte infame (La Grande Onda) è interamente permeato dai ricordi del fratello e degli anni della giovinezza nella Roma popolare, che si intrecciano nella prima parte del disco. È proprio la voce di Fabio quella che sentiamo in apertura, quando recita la sua poesia Lode a Dio, quasi una preghiera laica in forma di canzone rap che ricorda la Roma dei quartieri periferici, la cultura alternativa degli anni ’70, citando Pasolini e Allen Ginsberg e la poesia beat. Dedicate al fratello sono anche Professore, una ballata che incrocia rap e ritmi latini con una fisarmonica in sottofondo, e soprattutto la titletrack Na notte infame, con ospite Militant A degli Assalti Frontali che regala una strofa splendida in omaggio all’amico Fabio Zanello e alla Roma popolare dei suoi esordi (eravamo nuovi belli giovani ribelli). È la Roma degli anni 70, quella ricordata anche in Serpico, un altro dei racconti di vita vissuta del rapper romano che affollano il disco: qui troviamo un giovane Piotta che assiste davanti al liceo Giulio Cesare all’omicidio del poliziotto romano Francesco Evangelista per mano dei neofascisti, e lo racconta con una ballata acustica impreziosita dalla voce di Federico Zampaglione dei Tiromancino.
Altra presenza sempre in primo piano, oltre alla città di Roma, è l’old school del rap romano, citata a più riprese nel disco, da Uno contro uno di Mr. Phill e Roma All Starz citato in Na notte infame, al Rome Zoo ricordato in Io non ho paura, un rap dall’anima reggae con il featuring di Ginko della Villa Ada Posse, in cui si ironizza sui nuovi idoli (se esce un altro artista trap mi sparo).
L’omaggio al rap romano raggiunge l’apice con Ognuno con un sé, quando arriva la voce di Primo Brown, il rapper dei Cor Veleno scomparso otto anni fa, e un’altra frecciata ironica sul rap contemporaneo (Lo senti che non hanno più argomenti eppure fanno dischi?). La prima parte del disco si chiude con Ode romana, dove Piotta recita alcune poesie del fratello sulle note di un pianoforte e accompagnamento di archi, con un’intensità emotiva crescente che qui raggiunge il suo vertice.
Una seconda parte con qualche momento più lieve
La seconda parte stempera un po’ questa intensità aprendo un momento di leggerezza con la melodia pop di Se se se se, un brano ritmato accompagnato dalle note di un pianoforte e di un flauto, con la ballata cantautorale Figli di un temporale, dove ancora il pianoforte sostiene il rimare slow di Piotta, per arrivare infine a uscire lentamente da questo percorso nel dolore per la perdita del fratello con L’amore cos’è?, dove Piotta prende in giro social e influencer, mentre al centro ci sono sempre Roma e il rap romano (qui citato con RM Confidenzial e il Colle der Fomento).
In questo grande affresco in omaggio a Roma non poteva mancare una delle più belle canzoni d’autore romana, la famosa Lella di Edoardo De Angelis, qui ripresa in Lella…E poi?: gli arpeggi di un pianoforte aprono il remake in chiave rap che chiude un disco importante e impegnativo. Un disco che richiede un ascolto attento e ci restituisce un autore che, sebbene appartenente in pieno alla cultura rap, è in grado di coniugarla con originalità e maturità ad alcune delle migliori espressioni della canzone d’autore. Piotta con ‘na notte infame ha trovato la forza per trasformare il dolore in testi dal forte valore poetico e canzoni dal grande impatto emotivo, in un’opera che è in realtà solo una parte di un progetto che si completa con il romanzo Corso Trieste (ed. La Nave di Teseo).
1 Lode a Dio
2 Serpico (feat Federico Zampaglione)
3 Na notte infame (feat Militant A)
4 Io non ho paura (feat Ginko)
5 Professore
6 Ode romana
7 Ognuno con un sè (2024 vrs) (feat Primo Brown)
8 Se se se se
9 Figli di un temporale
10 L’amore cos’è?
11 Lella…E poi?
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