Dopo Mute, Pivio torna con un Live at Claque (May 3, 2019): Failed Witness.
Non è passato molto tempo dall’emissione dell’ultimo album in studio di Pivio, Mute, che ecco arrivare alle nostre orecchie – e più avanti, con un DVD, ai nostri occhi (sentissi come si vede, vedessi come si sente…) – questo resoconto di un concerto alla Claque della sua natia Genova.

Molto Bowie non guasta
È chiaro che se, come da edizione digitale che differisce da quella cd per un maggior numero di brani, mi parti con una cover di Art Decade di David Bowie, mi stai già presentando sia un manifesto programmatico sia una suggestione rétro assolutamente in perfetta sinergia. Ed è proprio il concetto di sinergia che è presente nell’intera opera, ad oggi quattro album di cui uno di cover , guarda un po’, Bowiane, di Pivio. E di cover nell’album ve ne son ben tre, oltra la già citata. Si attinge a Lodger e si sfodera una DJ ed una Fashion di amorevole dedica e di dignitosa replica.
I compagni di viaggio di Pivio su Failed Witness
Sinergico è il lavoro insieme al sodale Aldo De Scalzi con il quale condivide una carriera pluridecennale nella composizione di colonne sonore per il nostro cinema foriere di ricchi e prestigiosi premi. Sinergico è il lavoro fatto con il compagno d’arte Marco Odino, dagli esordi Scortilla al presente live. Sinergica è la coerenza nel portare sul palco un’estetica nei suoni e nell’immagine originale nel suo essere frutto di mille e più influenze culturali.
https://youtu.be/qOYsSNa_GCU
Influenze che trapelano tutte nelle canzoni del set, dove l’amore etnomusicale e la ricerca si sposano con un’elettronica spinta. Dove la voce anziché sovrastare si fa degno decoro, e dove la religiosità laica dell’evento si coglie nel silenzio disciplinato del pubblico. Un plauso alla band di accompagnamento, ovvero il già citato Marco Odino ospite d’onore per un brano alla chitarra, il gemello diverso Aldo De Scalzi e Andrea Maddalone chitarranti pure loro, Massimo Trigona al basso, Lorenzo Ottonello alla batteria e Luca Cresta al piano elettrico oltre all’eclettico Pivio alla voce, glockenspiel e synth.
Un artista in continuo movimento
Comunque, precisando che Pivio non mi paga un centesimo, il disco, fisico e non, scorre che è un piacere. Attinge ai lavori precedenti, vede come guest Roberto Tiranti che è cantante januensis di valore, in grado di spaziare in più generi. E lascia il desiderio di chiedersi se questi artisti non fossero peninsulari che tipo di riconoscimento a livelli molto più popolari avrebbero avuto. Sapendo che il Pivio è già al lavoro (e quando mai si ferma…) su altri scenari e altri territori, lo ringrazio con un domo arigato.
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