Alanna Oliver e i suoi Romero al debutto con Turn It On!
I Romero esistono dal 2018, quando la cantante Alanna Oliver ha incontrato i fratelli Adam e Dave Johnstone; hanno poi ingaggiato Fergus Sinclair e Justin “Murry” Tawil per completare la formazione: tutti provenivano da esperienze underground della scena di Melbourne, la stessa che ha prodotto di recente gli Amyl and the Sniffers, pure loro capitanati da una vocalist e pure loro rivolti verso il punk, sia pure di matrice molto più ruvida. Dopo qualche singolo, i Romero escono adesso con il LP Turn It On! (Cool Death Records / Feel It Records): quaranta minuti di power-pop infusi di punk melodico a metà strada fra Runaways e Undertones.
Un disco con molti potenziali singoli
Niente di nuovo, dunque, questo è sicuro. I Romero sono vintage a partire dalla copertina deliziosamente orrenda, e anche l’immagine della band è simpatica, con la bella vocalist contornata da quattro autotrasportatori. Turn It On! (la canzone) è formidabile, ma anche il resto del disco funziona bene, soprattutto all’inizio con la bella apertura di Talk About It e poi la più lenta ma comunque energica Happy Hour. Honey, ancora, accelera il ritmo ed entra subito in testa.
Le due chitarre e la voce sono sempre in primo piano, con la ritmica precisa sullo sfondo. Se un difetto si può trovare all’album sta nel fatto che il suono è grossomodo sempre lo stesso, alternando giusto ritmi più serrati ad altri che lo sono meno. Forse trenta minuti sarebbe la durata perfetta per questo tipo di cose. Però in Turn It On! i Romero allineano una manciata di singoli potenziali davvero piacevoli e, in un ambito rock abbastanza asfittico, sono comunque una boccata d’aria fresca. Anzi, in un mondo migliore la title track di Turn It On! sarebbe un hit radiofonico.
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