Un nuovo disco di cover per Serena Spedicato: Io che amo solo te. Le voci di Genova.
La splendida voce di Serena Spedicato torna a cimentarsi con il repertorio di grandi artisti. Dopo i lavori dedicati a Tom Waits (My Waits. Tom Waits Songbook) e David Sylvian (The Shining of Things. Dedicated to David Sylvian), il nuovo progetto, ancora una volta prodotto da Dodicilune, punta l’obiettivo non su un singolo artista, ma su una città, che è stata fucina di una generazione di talenti che hanno innovato la canzone italiana. La città è Genova, e le voci citate nel titolo del disco sono quelle di Luigi Tenco, Fabrizio De André, Gino Paoli, Sergio Endrigo, Umberto Bindi e Bruno Lauzi. Accompagnata da un trio dalla sensibilità jazz, la cantante ripropone alcuni classici immortali arrangiati dal fisarmonicista Vince Abbracciante, affiancato da Nando Di Modugno (chitarra classica) e Giorgio Vendola (contrabbasso). Il disco è in realtà la registrazione di uno spettacolo teatrale, e conferma le notevoli doti di Serena Spedicato, brava anche nella recitazione, interpretando i testi originali scritti per lo spettacolo da Osvaldo Piliego, che si alternano alle canzoni e introducono ognuno dei grandi cantautori omaggiati.
Gli arrangiamenti
Canzone d’autore e jazz è un’accoppiata ricorrente e sempre foriera di prodotti interessanti (anche Luigi Tenco in fondo nasce come musicista jazz) e anche in questa occasione il risultato è ampiamente positivo. I brani scelti non sono solo alcuni dei più famosi di questi sei grandi autori, ma rappresentano anche le diverse sfaccettature del loro modo di scrivere e di vedere la vita e di cantare l’amore. Da quello disilluso di Tenco (Mi sono innamorato di te, perché non avevo niente da fare) a quello assoluto e definitivo di Endrigo (Io che amo solo te, io mi fermerò, e ti regalerò quel che resta della mia gioventù), per arrivare all’amore carnale di chi lo fa per passione, come la celebre Bocca di rosa di De André, dove una fisarmonica scatenata trascina il brano prendendo il posto del violino di Lucio Fabbri nel celebre arrangiamento della P.F.M.
Il jazz di Io che amo solo te. Le voci di Genova
Il trio dall’impronta jazz accompagna come meglio non si potrebbe la duttile voce della cantante pugliese, passando dallo slow jazz di Ritornerai, contrassegnata dalla bellissima fisarmonica, al quasi swing di La Musica È Finita, dagli eleganti virtuosismi di chitarra e fisarmonica per Il Tuo Amore in una versione frizzante che sa di valzer, a una riuscitissima versione di Un Giorno Dopo L’ Altro, dove il jazz sembra volersi incrociare con una chitarra che profuma di bossa e America latina. Convincono i brani più veloci come Sassi, con la fisarmonica che dà il ritmo e la voce si apre in registri diversi, accompagnata da pregevoli gli assoli di fisarmonica e chitarra, così come quelli più lenti come la splendida Mi Sono Innamorato Di Te, dove chitarra, basso e fisarmonica pennellano note discrete, colorando il brano di un delicato e intimo jazz.
I musicisti che accompagnano Serena Spedicato
È un lavoro prezioso quello dei tre musicisti, che rivisitano questi classici della canzone italiana con arrangiamenti che ne evidenziano la grande qualità innovativa, come per il Bindi de Il Nostro Concerto e il Tenco di Ho Capito Che Ti Amo, con un bel dialogo tra chitarra e fisarmonica. In chiusura arriva Anime Salve: lenta, quasi solo voce e chitarra, con una fisarmonica discreta che compare tra le strofe a sottolinearne la splendida melodia, per accendersi poi nel finale. Uno dei grandi capolavori di De André.
Un’operazione riuscita
Nel corso del disco / spettacolo c’è tempo anche per ricordare le figure di Calabrese e Reverberi, due musicisti fondamentali per il loro ruolo di collante attorno a cui si costituì quel gruppo di cantautori che diede vita ai primi passi della cosiddetta canzone d’autore italiana. Se sulla carta quella della vocalist pugliese poteva sembrare un’operazione ardua, il risultato è estremamente convincente: raccontare la città ligure con uno sguardo esterno si rivela un vero e proprio atto d’amore per Genova e i suoi cantautori. Operazione perfettamente riuscita.
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