Gli inglesi Shopping al quarto disco con All Or Nothing.
All Or Nothing è il quarto appuntamento in studio per il trio inglese capitanato dall’ottima front girl Rachel Aggs, che ha già avuto modo di farsi conoscere collaborando in passato con altri gruppi della scena post punk britannica. Con il penultimo lavoro, The Official Body (2018), gli Shopping avevano dato prova di come si può suonare secondo lo spirito di un’epoca passata, anche se mai tramontata, con risultati comunque sorprendenti grazie a piccole intuizioni a tratti geniali e più che mai attuali.
All Or Nothing: una piacevole conferma per gli Shopping
Quest’anno gli Shopping si ripropongono con un album che non sorprende particolarmente per innovatività, ma che aggiunge comunque un qualcosa in più rispetto al passato. La band infatti pur non rinunciando al post punk delle origini, alle sonorità essenziali coadiuvate da chitarre taglienti e impennate ritmiche, con All Or Nothing strizza l’occhio alla dance e all’elettronica rendendo meno oscuro il risultato finale. Quindi tra le note dell’ultimo lavoro sembrano rivivere i fasti di una certa new wave più divertita, e divertente, tipica di gruppi che hanno segnato un’epoca. B52’s e Devo, per fare un paio di nomi, sembrano risorgere rinfrescati da una felice rivisitazione.
Le nuove canzoni
Dieci nuove canzoni che non fanno una piega. Si parte con la title track e a seguire il primo singolo Initiative.
Due brani simili che lasciano intuire la direzione intrapresa. Ritmiche tirate, melodie semplici e orecchiabili su una struttura essenziale. Un ottimo biglietto da visita. Il resto scorre con qualche tocco di originalità che, sempre per restare nell’ottica vintage, spostano l’ascoltatore su un altro ricordo storico. I Talking Heads sembrano aver messo mano in due episodi particolarmente azzeccati: About You e Expert Advice. Nel complesso All Or Nothing non è un disco che resterà nella memoria, ma quantomeno un piacevole ascolto è garantito. Gli Shopping possono tranquillamente continuare così.
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Mauro Carosio
Ha suonato con band punk italiane ma il suo cuore batte per il pop, l’elettronica, la dance. Idolo dichiarato: David Byrne. Fra le nuove leve vince St. Vincent.
