Metti una sera a cena…
Atmosfera conviviale. Si è tutti lì a rimembrare il passato musicale, qualcuno parla dei bei tempi, qualcuno tira fuori malinconie alla pizzaiola. Li vuoi fare contenti? Ti alzi con un pretesto, ti avvicini all’impianto HI FI che ormai sta tirando le cuoia avendo già quasi 40 anni e apri lo sportellino per introdurre il CD. Dalle casse partono sparuti applausi e note di synth e pianoforte, l’atmosfera non è dissimile da quella a tavola.
Gli XTC celebrati dagli TC&I con Naked Flames
Le note sono note (ehm…), si intitola Say it, era il retro di Spiral, le ultime due composizioni ufficiali degli XTC prima dell’oblio discografico. Si, però non sono gli XTC, sono i TC&I, ovvero Colin Moulding e Terry Chambers più musicanti. Già la coppia che ricordo essere, rispettivamente, bassista / compositore sopraffino e batterista (sino a un certo punto) della band di Swindon, aveva dato alle stampe un EP che trovò altalenante soddisfazione negli ascoltatori e quello che stiamo ascoltando è Naked Flames, un live con 13 canzoni a titolarità Moulding che degli XTC fu fautore dei singoli più pop orientend, a differenza del sodale Partridge, cantore obliquo e bipolare.
L’ascolto scorre con una strana sensazione di nostalgia mista a straniamento, si, le canzoni sono al 98% note, sono i superclassici, ma l’esecuzione è, credo volutamente, liturgica e quasi troppo rispettosa, d’altro canto siamo al Swindon Art Centre, quindi si gioca in casa.
Un repertorio ormai classico per TC&I – Naked Flames
Questo senso agrodolce si stempera man mano che il disco procede. Il repertoire è costituito da canzoni che ti aspetti, tipo Grass, e che non ti aspetti, tipo Standing in for Joe. Alcune impennate vocali di Moulding memori dell’era che fu giocano con la lacrimuccia che ogni tanto tende a palesarsi sui visi degli ascoltatori, sia immagino quelli presenti all’evening che quelli a tavola. E ci scappa pure qualche coretto su Generals and Majors che fu e rimane una pop song meravigliosa e meravigliante. Alla quale si avvicenda Making Plans For Nigel, altra canzone con una struttura talmente dissonante che solo l’approccio che si aveva in quegli anni ce la fece sconsideratamente amare.
Colin Moulding e Terry Chambers non si fermano qui
E poi i bis affidati a Statue Of Liberty. Ovvero i primevi XTC quelli con Barry Andrews e Life Begins at The Hop già con Dave Gregory, bella bastonata, tutto sto saltellare dopo cena non ci farà male?
Beh, la cena non c’è mai stata se non nella mia testa e dubito si farà mai, il disco invece c’è e credo pure che il duo non si fermerà qui.
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