The Hold Steady - Open Door PolicyPositive Jams/Thirty Tigers - 2021

L’articolata arte degli The Hold Steady ritorna in Open Door Policy.

The Hold Steady - Open Door Policy
Positive Jams/Thirty Tigers – 2021

 

The Hold Steady sono un gruppo newyorkese in attività più di quindici anni, con  un discreto seguito in patria e una piccola costellazione di dischi premiati della critica e dal pubblico. Una condizione che fatica un po’ ad attecchire fuori dagli Stati Uniti.  Sono guidati da Craig Finn (faccia buffa e voce inversamente proporzionale) e propongono un interessante rock per adulti che sfugge a molte delle convenzioni del genere.

I brani del nuovo album Open Door Policy, piuttosto densi e complessi,  seguono quasi sempre una narrazione fluida e incalzante piuttosto che ancorarsi alla comoda sfilata di strofa, ritornello, bridge e ritorno. La tensione musicale è esemplare, con arrangiamenti blindati che  sostengono la struttura libera delle canzoni in modo convincente. Allo stesso modo salta all’occhio lo spessore dei testi. A questo proposito, Finn dichiara di ispirarsi a temi come il potere, la droga, il capitalismo e la tecnologia. Insomma, un’ambientazione del tutto adatta alla città da cui provengono The Hold Steady, New York (Brooklyn, per la precisione).

The Hold Steady: un’ispirazione ad ampio respiro

Appurato che la scaletta di Open Door Policy non è certo composta di  canzonette, né per forma, né  per sostanza, resta da dire quanto segue: la musica del gruppo, difficile da collocare con precisione, copre  un ampio percorso,  tra ispirazioni lontane come il primissimo, declamatorio Springsteen, certi periodi del Bowie più terreno  e un certo post-rock alieno da virtuosismi strumentali, insomma, tanta roba.

Comunque sia, nelle foto che accompagnano il lancio di Open Door Policy i  sei musicisti  hanno tratti rilassati e sorridenti nonostante il periodo difficile, forse  un po’ rischiarato dalla recente elezione di Joe Biden alla Casa Bianca.  Il suono del disco è piacevolmente uniforme e monolitico, grazie alla calibrata produzione di Josh Kaufman,  un  produttore e polistrumentista che vanta collaborazioni con nomi di alto livello: la star Taylor Swift, i “rivali” The National, il supertrio acustico Bonny Light Horseman, Bob Weir, Lisa Hannigan e molti altri.

The Hold Steady - Open Door Policy
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Recensore di periferia. Istigato da un juke-box nel bar di famiglia, si cala nel mondo della musica a peso morto. Ma decide di scriverne  solo da grande, convinto da metaforici e amichevoli calci nel culo.

Di Fausto Meirana

Recensore di periferia. Istigato da un juke-box nel bar di famiglia, si cala nel mondo della musica a peso morto. Ma decide di scriverne  solo da grande, convinto da metaforici e amichevoli calci nel culo.

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