Tommaso Varisco e l’ardita scelta di Six String Eps
Di Tommaso Varisco già parlò per Tomtomrock il bravo Renzo Nelli in occasione dell’uscita di These Gloves ed era il febbraio 2024…
Accade adesso che l’artista proponga con Six String Eps un’opera monstre nella sua complessità e formato: 6 ep usciti con cadenza più o meno mensile/stagionale, ciascun di loro con un tema specifico alfin di farne quasi concept e contraddistinti da una vena (d’oro?) sempre più evoluta e raffinata, vicina a tratti ai suoi ispiratori ma pregna di una originalità di tutto rispetto e pure qualcosa di più.
I dischi che compongono Six String Eps
Si parte con Behind Your Line, The War, dedicato alle guerre in atto e forse anche a quelle che verranno, quattro songs che sanno di ghiaccio e sabbia, una voce che riesce ad essere ruvida e vellutata al tempo stesso, un argomento che parte del fuori e del dentro di sé. Si entra in trincea con Cormac McCarthy e si conclude con una cover downunder di The Times They Are a-Changing come non l’avete mai sentita, sotto bombardamenti sonici rimembranti un presente vicino.
Nel secondo Ep, The Longing for Peace, si chiude il cerchio aperto in precedenza sulla questione bellica, melodie che paion venire da mari freddi, chaparals che rotolano sulla neve, un sole bianco. A tratti si affacciano colti parallelismi con i Crime and The City Solution, ma forse son solo le mie orecchie inflazionate.
Si arriva quindi a Memories to Remember, The Spring EP, che apre la serie degli ep stagionali, un confronto delicato tra Varisco e una giovane affetta da ADHD. Le canzoni scarne diventano delicatamente arrangiate, specie la prima omonima, il songwriting si mantiene alto, la voce osa uscire dalla propria dimensione intimista per introdurre l’ascoltatore a cartoline sonore spedite da ognun preferisca dove, tra il Nebraska e Pomona.
Song of Love, The Summer Ep, quarto in ordine, prosegue il discorso consolidandone la direzione, che è quella di un cantautorato universale, introspettivo e assolutamente originale pur affrontando il tema delle relazioni virtuali che avvengono su certe chat quand’esse si trasformano in incontri reali.
Il quinto volume, Space Boy, The Autumn Ep, si apre a scenari psichowestern con gran bei suoni in evidenza e torna ad esser nuvola personale nella title track, uno degli episodi migliori dell’intero combo. Qui si parla delle questioni legate a chi in famiglia ha figli con presenza della Sindrome di Asperger, argomento di cui spesso ci si riempie salottieramente la bocca ma ancor ignoto nella sua complessità ai più.
Si conclude con Driving Backwards, The Winter Ep il viaggio di Tommaso nella sua personalissima geografia dei sensi e dei sentimenti, dell’osservare e del tradurre in parole e musica, del comunicare a tutto tondo senza celie pseudoartistiche sin troppo inflazionate, una ricerca della pacificazione interiore e la speranza che si torni a silenzi bellici.
Esperimento quindi riuscito, ogni sapore è ben distinto ed esplode in questo pasto nudo diviso in sei portate multiple, caldeggiato senza aspettar si raffreddi.
Il tutto è rigorosamente autoprodotto e si può ascoltare qui: https://tommasovarisco.bandcamp.com/
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