Un tributo che è anche un atto d’amore: Johnny Cash Is A Friend Of Us.
Dalla determinazione di tre appassionati, Marco Calderone, direttore artistico, Antonio Portieri, produttore e Aladin Hussain Al Baraduni illustratore e street artist, è nato questo progetto dedicato al grande Johnny Cash. Da questo stesso team, con tanta passione e caparbietà, era già uscito, nel 2019 un progetto analogo, ma ristretto ad un solo cd, dedicato a Tom Petty, dal titolo American Boy: Storia Di Un Ribelle Americano.
Chi e cosa si ascolta in Johnny Cash Is A Friend Of Us
Nei due cd di questo nuovo lavoro ci sono ben 31 brani, interpretati da altrettanti artisti, soprattutto italiani, ma anche d’oltralpe, americani, inglesi, scozzesi e danesi. Nella lista molti sono gli artisti genovesi (L’Esperimento Del Dr.K, En Roco, Max Manfredi, Red Wine, ILM, Charlie Risso) e, curiosamente, quelli bresciani. I brani omaggiati vanno dai classici degli anni ‘60 (Ring Of Fire, Man In Black, Five Feet High And Rising, Delia’s Gone) fino alla produzione della rinascita, gestita dal genio di Rick Rubin (Hurt, Personal Jesus, Solitary Man, One), coprendo quindi gran parte della discografia del grande performer americano.
Una sfida vinta
Johnny Cash Is A Friend Of Us si dipana su due cd per oltre un’ora e mezza di musica ed è contenuto in un agile libretto con belle illustrazioni a tema, assieme ad una piccola parte biografica dedicata ai gruppi partecipanti. Diciamo subito che la difficile sfida di confrontarsi con un simile monumento della musica rock è superata da ogni partecipante con sorprendente agio. A seconda dei gusti personali si può apprezzare più l’approccio di alcuni rispetto di quello ad altri, ma il progetto funziona benissimo ed è assai godibile anche da chi non conosca del tutto il repertorio.
Non resta che procurarsene una copia (e magari regalarne un’altra) per sostenere progetti di questo tipo nel futuro. La totale autoproduzione fa di essi un vero labour of love, merce rara, in questi tempi incerti e confusi.
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Fausto Meirana
Recensore di periferia. Istigato da un juke-box nel bar di famiglia, si cala nel mondo della musica a peso morto. Ma decide di scriverne solo da grande, convinto da metaforici e amichevoli calci nel culo.
