Viagra Boys – Viagr AboysShrimptech Enterprises

Il ritorno dei Viagra Boys con … Viagr Aboys.

Quarto album per i Viagra Boys, band svedese ma dal piglio internazionale. Di recente si sono esibiti al Coachella, una cornice che non sembra proprio fatta per loro, ma che quest’anno ha accolto anche realtà diverse del mainstream; oltre a loro, ci sono stati i Kneecap con una esibizione dai toni politici accesi e con il coraggio di sventolare la bandiera palestinese nell’America odierna. A modo loro, sono politicizzati anche i Viagra Boys, che non hanno tanta voglia di applicarsi per il titolo del disco (Viagr Aboys…), ma che nei testi mettono un bel po’ di critica sociale sotto forma di humor nero.

Il disco è prodotto da Pelle Gunnerfeldt, collaboratore di lunga data, e segna anche l’esordio dell’etichetta indipendente fondata dal gruppo stesso, Shrimptech Enterprises, dopo l’addio alla Year0001.

Il frontman Sebastian Murphy e ‘uomo immagine’ aveva anticipato che il nuovo lavoro avrebbe sperimentato approcci inediti alla scrittura musicale. L’intenzione era quella di creare un disco che includesse un po’ di tutto, senza fissarsi su un’idea predefinita, con l’auspicio di sorprendere il pubblico. Contrariamente alle loro stesse attese, però, avrebbero poi cambiato approccio per realizzare un progetto più semplice e leggero, rispecchiando così il proprio carattere.

Ma è davvero così?

La risposta è no. Di fatto, a partire dal primo singolo che qui apre anche il disco, Man Made of Meat. I Viagra Boys attaccano con un punk ruvido e testi che non hanno bisogno di traduzioni: I don’t wanna pay for anything / Clothes and food and drugs for free / If it was 1970 / I’d have a job at a factory. La successiva The Bog Body se la ride delle ossessioni per il corpo, con un suono sporco e lo-fi, e un video da non guardare all’ora dei pasti.

Anche la successiva UNO II è stata scelta come singolo, la brutalità è minore, il suono quasi pop per uno dei momenti migliori del disco con un testo piacevolmente surrealista: When I see my veterinarian, it feels a little scary / And I sleep a weird sleep and I wake up in an area / In the back of a facility the doctors do activities / That involve the trade of rotten teeth of еxotic breeds especially. Medicine for Horses è la canzone che avremmo voluto ascoltare nel nuovo disco degli Arcade Fire.

Viagr Aboys è un disco eccellente

A questo punto si può già dire che siamo dinanzi a una versione particolarmente riuscita dei Viagra Boys, non lontana dal brillante Welfare Jazz. La Piramide della Salute vede Murphy rimuginare sul suo stato a partire da una gastroscopia dai risultati non brillanti: “Hangin’ out with a camera down my throat / They say my stomach’s merely fried from eating cigarettes for breakfast. La musica è quasi una ballata, mostrando come promesso che il disco è ricco di sfumature, inclusa l’eccellente e quasi dance Dirty Boyz. Nella seconda metà del disco si torna a un suono sporco e deragliante (Store Policy, Best In Show) per poi chiudere con il pianoforte di River King.

Quattro dischi in carriera, ognuno avrà le sue preferenze, ma nel complesso i Viagra Boys non ne hanno sbagliato alcuno. Gli si perdona persino il titolo.

Viagra Boys – Viagr Aboys
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Mi piace la musica senza confini di genere e ha sempre fatto parte della mia vita. La foto del profilo dice da dove sono partita e le origini non si dimenticano; oggi ascolto molto hip-hop e sono curiosa verso tutte le nuove tendenze. Condividere gli ascolti con gli altri è fondamentale: per questo ho fondato TomTomRock.

Di Marina Montesano

Mi piace la musica senza confini di genere e ha sempre fatto parte della mia vita. La foto del profilo dice da dove sono partita e le origini non si dimenticano; oggi ascolto molto hip-hop e sono curiosa verso tutte le nuove tendenze. Condividere gli ascolti con gli altri è fondamentale: per questo ho fondato TomTomRock.

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