Willie Nelson - God's Problem Child | RecensioneLegacy Recordings - 2017

Willie Nelson – God’s Problem Child.

Willie Nelson - God's Problem Child | Recensione
Legacy Recordings – 2017

L’ennesimo  disco di Willie Nelson è l’opera di un ottantaquattrenne la cui  la proposta musicale, un country inossidabile ma talvolta melenso, è comprensibilmente prevedibile. In God’s Problem Child però c’è qualcosa di meno ovvio.

A 84 anni Willie Nelson affronta temi seri e per lui urgenti

In quest’occasione Willie Nelson sceglie, almeno in parte, di affrontare i temi per lui più urgenti. L’età, la morte e il fatto di essere, comunque, un sopravvissuto in discreta forma. Non è tuttavia un disco cupo. C’è persino un bel brano country, Little House On The Hill,  scritto dalla madre novantenne (quando si dice dell’età)  del produttore Buddy  Cannon. Lo stesso Cannon è co-autore con Nelson di tutti i brani originali. Sembra che i due abbiano scritto le parole come fanno i ragazzini, o i rapper,  scambiandosi le strofe  via sms o email. Quanto alle musiche, considerato il genere, si saranno  praticamente scritte da sole…

 

Anche se la voce dell’ex  ‘testarossa’ del country è un po’ scassata, guadagna parecchio in sincerità quando tratta gli argomenti più profondi che distinguono questo disco dai precedenti. Nella scaletta ci sono due canzoni eccezionali. La prima è la caustica Still Not Dead nella quale Nelson scherza sulle notizie della sua morte ogni volta che salta un’apparizione pubblica. “Mi son svegliato ancora in vita/ Ma internet dice che sono morto…”. La seconda è il sentito omaggio all’amico e collega  Merle Haggard di He Won’t Ever Be Gone, firmato da Gary Richardson, anche lui vecchia volpe delle scene.

God’s Own Problem è un bel disco, ma non un capolavoro

L’ottuagenario Willie Nelson poteva forse darci un capolavoro finale e qualcuno lo considera tale. God’s Own Problem è, in realtà, solo un buon album con due-tre perle  incastrate in un contesto abbastanza consueto. Però ci sono ironia e vitalità e il tono non sembra proprio quello di un testamento. Probabilmente è ancora presto, per posare la chitarra e slacciare la bandana… E poi, quel dannato contratto discografico bisogna pure rispettarlo no?

Willie Nelson - God's Problem Child
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Recensore di periferia. Istigato da un juke-box nel bar di famiglia, si cala nel mondo della musica a peso morto. Ma decide di scriverne  solo da grande, convinto da metaforici e amichevoli calci nel culo.

Di Fausto Meirana

Recensore di periferia. Istigato da un juke-box nel bar di famiglia, si cala nel mondo della musica a peso morto. Ma decide di scriverne  solo da grande, convinto da metaforici e amichevoli calci nel culo.

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