Prezioso – un intenso ricordo di Gianmaria Testa.

Con la morte di Gianmaria Testa, nel 2016, si è persa una voce importante; una voce anche bella, per il suo timbro caldo, ma soprattutto una voce chiara, onesta e, usando un termine desueto, impegnata. In Italia, il cantautore piemontese fu scoperto un po’ in ritardo, quando in Francia ne era già stato riconosciuto il valore. Poi, pur continuando con il lavoro di ferroviere, ha conquistato anche il nostro pubblico e nel 2006 ci ha dato il suo capolavoro, Da questa parte del mare, un disco incentrato sulle migrazioni, antiche e moderne.
Le canzoni di Prezioso
Tre anni dopo la scomparsa dell’artista, la moglie Paola Farinetti ha deciso di curiosare negli archivi, trovando piccole gemme e provini disomogenei ma di buona qualità. Il risultato è nelle 11 canzoni di Prezioso. Probabilmente tutto è partito dal ritrovamento di Povero Tempo Nostro, impietosa ed attuale rassegna dei giorni ‘‘di magra umanità’’ che stiamo vivendo. Basterebbe questa canzone a giustificare il titolo del disco, ma di prezioso c’è molto altro. Due soli i brani già editi. Questa pianura è una versione di Le Plat Pays di Jacques Brel che si trovava nel disco dedicato a Sergio Bardotti, autore della traduzione. Poi c’è una versione di La tua voce, un vecchio brano dall’album Lampo eseguito con Bia Krieger, artista brasiliano-canadese.
Gianmaria Testa e Paolo Rossi
Degli altri inediti su disco, ben cinque furono “prestati” all’attore Paolo Rossi per un suo spettacolo teatrale; qui sono in versione demo, solo Gianmaria e la sua chitarra. Altri due hanno radici nel teatro-canzone, provengono dallo spettacolo ITALY e non sono firmati da Testa; uno è il tradizionale Merica, Merica, catturato sul palcoscenico con la voce narrante dell’attore Giuseppe Battiston; l’altro è la felice trasposizione in musica della poesia X Agosto di Giovanni Pascoli, cui era dedicato lo spettacolo. Poche, ma importanti tracce, per consolare e compensare una grande mancanza.
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