di Raimondo Bignardi
36 anni dopo l’album d’esordio, vetta che non eguaglierà più nella quindicina di uscite successive, compresi live e dischi di covers, Rickie Lee Jones ci presenta l’altro lato del desiderio, registrato a New Orleans, dove recentemente si è trasferita. Un album classico, sull’asse California-Louisiana.
Nonostante gli anni passati e le numerose vicissitudini di salute e di sentimenti, la voce è ancora giovane e fresca, un po’ chioccia (è sempre stato il suo bello), ma espressiva e ammaliante.
Si parte con le scarpe di uno degli stilisti più “in” d’America (Jimmy Choos), si prosegue con un bel valzer in stile cajun (Valtz De Mon Père), un blues à la Dr.John (J’ai Connais Pas), un southern soul alla Allen Toussaint (Blinded By The Hunt) e un Natale a New Orleans che dimostra che con Tom Waits non ci ha solo limonato. La seconda parte del disco è dedicata a belle ballate in puro stile RLJ (su tutte Infinity) e termina con Juliette, dove aleggia lo spirito di una delle sue più belle cover, Texas Girl At The Funeral Of Her Father di Randy Newman. Finale da circo di periferia (come suggerisce il titolo).
Un album che si eleva ben oltre la media dei suoi ultimi, decisamente più ispirato nelle composizioni, arrangiato e suonato con maggior cura (e finanziato, come usa ora, tramite crowdfunding – o tempora o blondes).
Ascoltandolo mi piace pensare che Rickie Lee abbia ritrovato anche nella vita una lucidità e una stabilità che le mancavano da molto.
In conclusione un disco magari non innovativo, tutt’altro, ma di gran classe e sentimento e, soprattutto, di riferimento per le giovani cantautrici.
7,5/10
httpv://www.youtube.com/watch?v=NMHJDYOc2JU
Jimmy Choos
httpv://www.youtube.com/watch?v=GV0LeacdIXQ
The Other Side Of Desire (official trailer)