Terzo disco per gli inglesi Temples: Hot Motion.
Hot Motion, title track del nuovo album dei Temples, apre il terzo disco del trio inglese (formato da James Bagshaw, Tom Walmsley e Adam Smith) con classe e una melodia degne dei momenti migliori dell’esordio Sun Structures. Pezzo pop ricco di echi ‘60s, si indurisce verso il centro mostrando il cuore acido della band e mostrando una possibile nuova direzione.
Tuttavia, Hot Motion nell’insieme finisce per rientrare in binari più consueti. Ai Temples non viene meno la capacità di produrre melodie accattivanti; pressoché tutte le canzoni del disco sono infatti di buon livello. Se in Volcano introducevano qualche suono “syntetico” per provare un crossover con altre grandi epoche del pop, come gli anni ’80, per Hot Motion scelgono invece un parziale ritorno alle origini. You’re Either On Something e Holy Horses per esempio sarebbero state bene anche in Sun Structures.
James Bagshaw al centro dei Temples e di Hot Motion
In realtà anche più di prima è il cantante/chitarrista James Bagshaw a impostare buona parte del lavoro. Bagshaw compone, produce, in molti casi registra a casa o dintorni. Il talento non gli manca, però chissà se introdurre qualche elemento esterno non potrebbe fargli bene: un nuovo produttore, magari.
A volte, infatti, Hot Motion sembra girare un po’ intorno alla formula testata: e non sempre le canzoni hanno lo spessore di quelle già citate. Ci sono alcuni momenti nel disco, soprattutto nella parte centrale, nei quali non si va oltre un senso generico di piacevolezza, ma che poco lascia.
Il disco si chiude bene ma qualche dubbio permane
Tuttavia, la melodia celestiale della conclusiva Monuments fa sperare bene per una band ancora giovane che dopo un esordio brillante si mantiene su un buon livello senza suscitare eccessivi entusiasmi. Visti dal vivo, i Temples mostrano di avere un suono diverso, più potente rispetto al pop prodotto in studio. Il che potrebbe risultare utile per non esaurire la formula sperimentata sui due primi dischi, e per continuare ad esistere al di là del puro revival.
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