thestrangeflowers

thestrangeflowers

di Renato ‘Campominato’

Mi sono avvicinato a questo disco della band pisana leggendone recensioni lusinghiere che chiamavano in causa come fonti ispiratrici XTC e Robyn Hitchcock (e quindi anche Syd Barrett e i Beatles), nomi che continuano ad attrarre irresistibilmente il sottoscritto. Durante l’ascolto ho dovuto purtroppo constatare di trovarci dentro ben poco di questi grandi artisti, se non nelle ultime due tracce, The Sensational Show Of The Clouds e Twins, forse più vicina agli I Am Kloot.Troppo poco, considerato poi che il resto dell’album è quasi interamente composto da un pop-rock melodico ben suonato ma decisamente banale, tanto che in più di un occasione si viene pervasi dal timore che da un momento all’altro possano fare capolino la voce di Ligabue o (ancora peggio) quella di Pau. Forse da sviluppare in maniera più ampia e approfondita, non mancano comunque buoni spunti, come in Eugene, dove sembra ci sia l’intenzione di tirare finalmente fuori gli artigli o Sarah Blake, che rimanda al Paisley Underground migliore, mentre sono da dimenticare episodi come la melensa Alice Stealing Rainbows, Rose Lynn o Steven Bought A White Rope, che spostano in negativo l’ago della bilancia.

5/10

httpv://www.youtube.com/watch?v=8sV29hH1Weg

 

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