di Mattia Meirana
The Tallest Man On Earth fa parte di quella fetta di cantautori fatti in casa che danno il meglio quando registrano su un otto piste seduti sul letto. Dal 2006 Kristian Matsson ha sempre fatto quello, immagino davanti a un computer, prendendo chitarra o piano e registrando per conto suo dischi che dalla Svezia arrivavano in America con personalità e una giusta dose d’ispirazione al Dylan degli esordi.
Dark Bird Is Home segna una tappa obbligatoria (e naturale) nel percorso di un artista che è sempre stato fin troppo coerente con la sua immagine di cantautore, utilizzando per la prima volta una band completa di chitarre elettriche, batterie e tutto quel che serve per fare della musica folk diversa dal (suo) solito.
Da un parte il risultato convince, soprattutto grazie all’incredibile senso melodico che Matsson non ha mai smesso di affinare, qui applicato anche a ottimi arrangiamenti di violini, ma dall’altra i pezzi che tornano agli scheletri folk di solo piano o chitarra ricordano la potenza che i suoi testi possono raggiungere se concentrati in un un’unica dimensione strumentale.
Dark Bird Is Home sembra quasi un esperimento, non per forza fallito, che poteva andare molto più in là.
7/10
httpv://www.youtube.com/watch?v=Cu-BQC0e5Ck
Dark Bird Is Home