Un po’ confessionale, un po’ psicoanalitica, la musica di The Weather Station, o meglio, di Tamara Lindeman, si insinua poco a poco, quasi subdolamente, nello spazio che ci circonda, richiedendo la nostra attenzione con la grazia dei delicati arpeggi di chitarra acustica e la setosa consistenza della voce.
Condensate in morbidi arrangiamenti alcune canzoni danno l’idea di finire improvvisamente, proprio quando ci si aspetta che quel clarinetto o quel pianoforte abbiano ancora un assolo da spendere, e, in generale, non esistono ritornelli o incisi ben definiti; è come se nel palazzo di fronte qualcuno mettesse in ordine i ricordi, in forma di canzoni, con la voglia determinata di condividerli, ma senza disturbare.
Naturalmente la comprensione dei testi è fondamentale per apprezzare l’opera, ma con Loyalty la trentunenne cantautrice canadese firma senza dubbio il suo album più convincente, mantenendo una giusta equidistanza tra ‘l’antico’ (Joni Mitchell) e il ‘moderno’ (Feist) della scena canadese al femminile.
7,8/10
httpv://www.youtube.com/watch?v=br7RW5vQfa4
Way It Is, Way It Could Be