Il testo del mese di TomTomRock è l’eccellente Kate Tempest: All Humans Too Late.
Kate Tempest è musicista e poetessa, due ambiti che in The Book of Traps and Lessons si fondono perfettamente. Già in passato avevamo scelto uno dei suoi testi sul tema della gentrificazione, ma All Humans Too Late fa ancora meglio nel fotografare una scena che è sotto gli occhi di tutti, ma che lei rende con particolare efficacia.

Ma che cosa si deve fare
Quando l’unico modo per difenderci
Da quello che abbiamo creato è fondersi con esso?
Cosa si può fare per rimanere umani?
Il razzista è ubriaco sul treno
Il razzista è ubriaco su internet
Il razzista è ubriaco a pranzo con me
gridando i suoi colpi d’arma da fuoco e uccidendoci tutti
Vivono ancora
Quei tipi e i loro morti sono ancora vivi
E sì, la rabbia sta aumentando, la furia
I ‘da che parte stai’?
I ‘quando saranno chiamati a risponderne i colpevoli’?
E cosa possiamo sapere dell’affetto?
Cammino in questi giorni di cimitero
E guardo come i pixel proclamano
Quello che vendono come cibo salutare
E siamo morti, lo so, tutto di me lo sa
Dovremmo prepararci
Dovremmo incontrare le fasi della morte nei nostri sogni
Notando tutto ciò che sentiamo in modo affettuoso
Consapevoli che le orecchie e le papille gustative
Non funzioneranno quando l’anima esce
Dovremmo metterci in ginocchio nella polvere
Vertigini nelle rocce, sulle coste, tremanti
Dovremmo digiunare due giorni su sette
Dormire a turno con gli altri che condividono le nostre abitazioni.
Per essere sicuri che, in ogni momento, qualcuno sia alzato con la candela.
Invece, siamo online per sfogare il nostro sdegno
Insegnare al futuro che la vita è performance e vanità
Pubblicare una rapida minaccia di morte
Ubriachi ogni sera
Ammalati dalle carni irradiate
Succhiando costolette di maiale e evocando pornografia
Così che possiamo sborrare quando scopiamo
I nostri partner non ci conoscono
Le nostre famiglie sono estranee
I nostri amici ci rendono nervosi
C’è un pozzo nella fossa della città che attraversiamo danzandoci intorno
Succhiando e spalmandoci
chat di gruppo WhatsApp, birre sotto il sole
Dietro il rumore, lo si sente
Il calore di questo pozzo
Le nostre menti stanno correndo verso i morti
Abbiamo scagliato tutto
Contro l’ostacolo della mano vuota che ovatta la bocca
Ma non possiamo vincere
“Vedo come sono stato cieco”, dissero tutti i profeti, troppo tardi.
Tutti gli umani, troppo tardi