di Fausto Meirana
A chi potrà mai interessare quella robaccia che sta dentro Montage Of Heck – The Home Recordings di Kurt Cobain? Già l’inquietante copertina dovrebbe mettere in guardia dall’acquisto, se si possiede un minimo di buon gusto anche grunge… Ma purtroppo il peggio arriva con l’ascolto del materiale; trentuno spezzoni (deluxe) o tredici (standard) di ‘vere registrazioni casalinghe’ che anche quando si fregiano del titolo di demo (e questo accade solo tre volte) non raggiungono quasi mai un minimo di completezza o coerenza. In un coacervo di chitarre scordate, voce incerta, testi accennati o in corso d’opera, telefonate che interrompono la registrazione, inutili esperimenti tra feedback e riverbero, intermezzi a base di parodie, vocette infantili e rumori d’ambiente, si stagliano (per così dire) i due minuti piuttosto coerenti della And I Love Her dei Beatles, che infatti uscirà come singolo nel periodo prenatalizio; se proprio bisogna ricordare Cobain ci si può accontentare di quello, ma anche lasciar perdere. Per neutralizzare questa bieca e inconsistente operazione si può ripescare il neonato che nuota verso la banconota o riguardare ancora una volta il fragile ragazzo con il cardigan, la chitarra acustica e uno struggente blues da suonare in eterno.
1/10
httpv://www.youtube.com/watch?v=zI0ZTzuuj68
And I Love Her
Vi riproponiamo la nostra recensione, altrettanto infastidita, del film Montage Of Heck:
https://www.tomtomrock.it/articoli/752-kurt-cobain-montage-of-heck-una-speculazione-vergognosa.html