di Marina Montesano
Tra post-rock e alt. hip-hop, tra produzione, musica e voce, Son Lux è in giro ormai da qualche anno. Ma è con Bones che probabilmente compone il disco che mira più in alto, nonché il meglio riuscito. Soprattutto la parte iniziale, dopo una breve intro, Breathe In, infila tre canzoni che costituiscono altrettanti potenziali singoli: Change Is Everything, Flight, You Don’t Know Me. Hooks in abbondanza, atmosfere che richiamano James Blake e Sohn, ma anche una certa dose di personalità; Bones è un disco di elettronica contemporanea, sebbene in This Time voce e suoni rimandino persino al Gary Numan dei tempi d’oro. La seconda parte del disco è meno eccelsa, e tuttavia ancora buona; fino alla conclusione con Now I Want, prima dell’outro Breathe Out, sorta di nu-gospel accompagnato da note di pianoforte e percussioni. Rispetto a dischi forse più celebrati come quello di FKA Twigs, qui c’è una maggiore attenzione alla forma-canzone. Il che non è mai una cosa negativa.
7.7/10
httpv://www.youtube.com/watch?v=OGtUDffAdy8
Change Is Everything