CarmenConsoli

Carmen Consoli – L’abitudine Di Tornare.

Carmen Consoli si è conquistata, nel corso di una carriera iniziata ufficialmente nel ’96, un posto di tutto rispetto nel panorama del pop-rock nostrano. Ciò nonostante la cantantessa non piace a tutti. La sua voce è quantomeno insolita e poco ortodossa, nulla a che fare con la grandinata di colleghe propinate dai talent, il suo modo di cantare può risultare fastidioso: strapazza le sillabe e usa un lessico eccentrico. I suoi amori sono “di plastica”, un matrimonio è “imbarazzante”, le sintonie “imperfette” e “la signora del quinto piano ha un pitone antistupro in salotto”. Con questo “percorso di musica sghemba” torna, dopo quasi sei anni di assenza, con un nuovo e interessante lavoro. Il disco in questione è L’abitudine Di Tornare.

Una conferma per la cantautrice siciliana.

Senza nulla aggiungere né togliere allo stile a cui ci ha abituato, con L’abitudine Di Tornare Carmen Consoli ancora una volta riesce a inanellare una sequenza di nuovi pezzi che scuotono, piacciono o infastidiscono ma non lasciano indifferenti. Un’artista nel pieno della sua maturità che ci tira per i capelli nell’ipocrisia dell’Italia di oggi toccando, senza peli sulla lingua, i temi più scottanti di un’attualità squallida. Difficile dire quale sia la canzone migliore dal momento che ogni pezzo ha una sua storia e una struttura propria. Passando da un rock più tirato a momenti più melodici il disco funziona così com’è. Da prendere o lasciare.

7,5/10

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Ha suonato con band punk italiane ma il suo cuore batte per il pop, l’elettronica, la dance. Idolo dichiarato: David Byrne. Fra le nuove leve vince St. Vincent.

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