DSCN3267

DSCN3267

Pete Doherty in Paris.

Negli ultimi tempi Pete Doherty deve aver preso casa a Parigi, visto che ogni 2-3 mesi annuncia un concerto a sorpresa in qualche piccolo club della capitale. Oggi è il turno della Flèche d’Or; la sua apparizione è stata annunciata con due soli giorni di anticipo e in meno di uno i biglietti sono esauriti; segno che, nonostante la fama di ritardatario, e talvolta molto peggio di così, Pete ancora attrae.
Il concerto è annunciato per le 21, ma è chiaro che nessuno si aspetta tanta puntualità, e difatti il pubblico affluisce tranquillamente, affolla il bar e se la prende comoda come d’altro canto l’ex Libertines, che appare sulla scena un po’ prima delle dieci. Vestito grigio, polo bianca come la carnagione, immancabile cappellino, chitarra acustica, sembra un Pete Doherty di buon umore e in discreta forma, anche se l’inizio del concerto ha alti e bassi.

DSCN3266

Una setlist che spazia nella carriera di Pete Doherty

Il repertorio attinge alla sua carriera di solista oltre che a quella con i Babyshambles e, in misura minore, con i Libertines. Non sempre i brani sono facilmente riconoscibili, un po’ perché Pete improvvisa e varia, un po’ perché non se li ricorda e almeno per i testi cerca l’aiuto del pubblico, che invariabilmente arriva.
L’atmosfera insomma è simpatica e alcuni brani, come Arcady, Last Of The English Roses e Salome sono particolarmente ben riusciti. Dopo quarantacinque minuti circa Pete chiede una breve pausa; quando torna in scena distribuisce gentilmente lattine di birra alle prime file dove in effetti il caldo si fa sentire. Un po’ tiepida, a dire il vero, ma Pete non è uno che va per il sottile e anche TomTomRock si accontenta.

DSCN3257
Soprattutto perché l’ultima parte del concerto è la migliore: Can’t Stand Me Now dei Libertines raccoglie gli applausi maggiori, mentre la conclusiva There She Goes ricorda che, se è vero che negli anni Doherty ha fatto parlare di sé soprattutto per questioni extra-musicali, può essere un ottimo scrittore e, nell’assoluta mancanza di perfezione, un interprete affascinante.

print

Mi piace la musica senza confini di genere e ha sempre fatto parte della mia vita. La foto del profilo dice da dove sono partita e le origini non si dimenticano; oggi ascolto molto hip-hop e sono curiosa verso tutte le nuove tendenze. Condividere gli ascolti con gli altri è fondamentale: per questo ho fondato TomTomRock.

Lascia un commento!

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.