Paul Weller @ Piazza delle Feste (Genova, 11.09.2017)
Da giovane neo-mod a maturo conoscitore delle infinite possibilità creative che la musica offre a chi ha la sensibilità per coglierle. Questa, a voler essere inesorabilmente sintetici, è la strada artistica percorsa da Paul Weller dal 1977 a oggi. Ovvero 40 anni di carriera e non sentirli.
Il musicista inglese approda a Genova, seconda tappa italiana del tour di presentazione dell’ultimo, apprezzatissimo album A Kind Revolution, e offre una lectio magistralis di stile, energia e talento. Paul Weller affronta quarant’anni di storia del rock con la disinvoltura di un ventenne e la consapevolezza di chi, quella storia, ha contribuito a scriverla.
Con eleganza Paul Weller entusiasma un pubblico competente…
Il pubblico (a proposito, mai vista una presenza così massiccia di spettatori anglofoni!) apprezza brani come She Moves With The Fayre o Nova, dedicata all’ultima nata in casa Weller – l’ottava, stando alla cronaca. Una parte considerevole della platea canta con beata soddisfazione, dimostrando di conoscere a menadito la produzione più recente di Paul Weller. Grazie al supporto di una band davvero eccellente, Weller spazia da Monday dei Jam (dobbiamo spiegare chi erano?) ad alcuni classici della sua produzione solistica, come The Changing Man e la romantica You Do Something To Me. Ma inevitabilmente l’entusiasmo sale alle stelle alle prime note di Shout To The Top o My Ever Changing Mood, raffinati caposaldi di quelle fulgide meteore di classe e suggestione che furono gli Style Council.
… e non si risparmia con i bis
Il pubblico balla e canta, si diverte e si commuove. Il nostro ‘Modfather’, chioma ingrigita ma fisico scattante, sa come agire davanti a tanto entusiasmo. Rientra sul palco per ben tre volte a concede svariati bis. La signora di Manchester posizionata per l’intero concerto accanto a chi scrive, sgrana gli occhi e dice a gran voce: “Wonderful Paul!”, interpretando un pensiero ampiamente diffuso.