Red Hot Chili Peppers – Unlimited Love

Unlimited Love rinnova il patto fra i Red Hot Chili Peppers e i loro fan.

Arriva dopo uno iato di sei anni dall’ultimo album in studio The Getaway e ben a sedici anni di distanza da Stadium Arcadium, ultimo con John Frusciante alla chitarra, Unlimited Love, atteso ritorno sulle scene dei Red Hot Chili Peppers. E non si puo’ negare che i riff di chitarra del talentuoso quanto tormentato musicista mancassero tanto ai fan quanto, e forse ancora di più, alla band. Appiattiti su sonorità standard e mainstream che lasciavano intendere un’ assenza evidente di inventiva e di chimica fra i membri del gruppo, gli ultimi lavori senza Frusciante (sostituito dal bravo ma purtroppo inadatto Josh Klingoffer) avevano lasciato la bocca amara soprattutto ai fan storici dei californiani, nostalgici dei dialoghi improvvisati fra chitarra e basso (nelle sapienti mani di Flea) e dei raffinati cori di John a fare da contrappunto al cantato di Kiedis. Possiamo affermare che Unlimited Love (Warner Bros) sia la risposta tanto attesa? Certamente sì sebbene occorrano forse ulteriori ascolti per stabilire se l’album sia ai livelli dei capolavori degli anni 90.

Red Hot Chili Peppers – Unlimited Love: le canzoni

L’iniziale Black Summer ci immerge immediatamente nelle atmosfere losangeline tipiche del gruppo: una trama complessa costruita sull’intrecciarsi di riff di chitarra, giri di basso, batteria martellante. Sul tutto domina la voce inconfondibile di Kiedis.  Ma Frusciante non è solo un virtuoso delle sei corde: negli anni di assenza dal gruppo si è dedicato alla musica elettronica, senza disdegnare sortite in altri generi musicali, per cui non ci devono stupire più di tanto le incursioni funky e jazzate di Aquatic Mouth Dance, sicuramente uno dei momenti più originali e riusciti dell’album. Ma i motivi d’interesse non finiscono qui:  belle le venature fredde e taglienti di Not the One ottenute con un effetto slide che pare preso in prestito dai King Crimson. Notevoli anche Watchu Thinkin’ e Veronica: la prima, dal ritmo serrato e dalle assolate atmosfere californiane, è puntellata dagli immancabili assoli di John; la seconda rievoca il sound di Californication attualizzandolo e condendolo con gradevoli e inattesi cambiamenti di ritmo.

Pronti a tornare on the road

Uno dei pezzi migliori è These Are the Ways: una trama musicale complessa e un ritmo indiavolato per un brano dedicato al paese natale, in un misto di orgoglio, appartenenza e civismo:

Funziona così quando si  viene dall’America/ I panorami, i suoni, gli odori/ Funziona così quando si viene dall’America/ Non voglio morire e lei si prenderà cura di te/ Voglio solo prosperare e ci sarà l’isteria

Sono sempre state apprezzate dai fan le incursioni vocali di Frusciante (protagonista di una gloriosa e non banale carriera solista): non sorprende dunque il controcanto al lead singer affidato a John in The Heavy Wing, traccia che ci conduce fino a Tangelo, ballata romantica che chiude le danze.

Nel complesso le diciassette canzoni che compongono l’album sono un insieme riuscito e coerente. Una ventata di aria fresca, suggellata dall’impeccabile produzione di Rick Rubin, che vedrà il proprio coronamento indubbiamente in versione live, in occasione del prossimo world tour già in buona parte sold out.

Red Hot Chili Peppers – Unlimited Love
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Milanese trapiantata a Parigi, fra filosofia e diritto, le mie giornate sono scandite dalla musica. Amo la Francia, il mare e il jazz. I miei gruppo preferiti ? I Beatles, i Radiohead, gli Interpol e gli Strokes.

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