King Krule @ Casino de Paris Concerto

King Krule @ Casino de Paris, 26 novembre 2017.

King Krule @ Casino de Paris Concerto

Molta attesa e sala sold-out da tempo per il passaggio di King Krule al Casino de Paris. Il rocker-rapper-jazzer del sud di Londra dalla voce e dall’aspetto inconfondibili ha da poco pubblicato l’ottimo The Ooz, e insomma la curiosità si giustifica. Come renderà atmosfere ed arrangiamenti del nuovo disco? Lo si scopre presto, perché in assenza di una prima parte, King Krule/Archy Marshall sale alle nove sul palco del teatro.

King Krule contento di ritornare a Parigi

Vestito con noncurante stile anni ’50 proletari (pantaloni larghi e troppo corti, giubbotto azzurro, camicia un po’ così), attacca subito con un paio di brani dal precedente 6 Feet Beneath The Moon. Si entra però davvero nel vivo con la bella Dum Surfer, una delle canzoni migliori dell’ultimo.

 

Il pubblico è già conquistato. King Krule comunica poco fra un brano e l’altro, mormora più che altro. Dice di essere contento del ritorno a Parigi, dov’era stato nel 2014 per presentare 6 Feet. Oltre a cantare suona la chitarra, ed è accompagnato da quattro strumentisti, incluso un bravo sassofonista (e altri fiati). Poche le luci che illuminano il palco: la scena è volutamente lasciata spesso assai oscura.

Le canzoni di The Ooz al Casino de Paris

Le canzoni di The Ooz occupano soprattutto la parte centrale del concerto, alternando come in studio le atmosfere jazz a volte lente e le esplosioni di energia. E’ anche un bravo performer, King Krule. Ma la sua sembra più un’esigenza che teatro, soprattutto quando si trascina e si agita fino a cadere, e persino nella chitarra gettata a terra con forza a fine concerto. Un gesto altrimenti risaputo.

King Krule @ Casino de Paris Concerto

King Krule conquista il pubblico del Casino de Paris

L’ultima parte arriva con alcune canzoni più vecchie. Easy Easy, il brano che lo ha lanciato ancora ragazzino, è quella che ottiene più applausi. Ma nell’insieme il concerto piace perché conferma quanto fatto vedere da King Krule su disco. Molto talento, una voce tutta particolare, la totale assenza di interesse per i ‘generi’ in cui suddividiamo la musica. Dal vivo si aggiungono la simpatia e un certo carisma, portati con nonchalance estremamente punk. Cosa desiderare di più?

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Mi piace la musica senza confini di genere e ha sempre fatto parte della mia vita. La foto del profilo dice da dove sono partita e le origini non si dimenticano; oggi ascolto molto hip-hop e sono curiosa verso tutte le nuove tendenze. Condividere gli ascolti con gli altri è fondamentale: per questo ho fondato TomTomRock.

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