Billy Bragg al Mojotic Festival di Sestri Levante,
7 agosto 2017
Se non ci fosse il Mojotic Festival, il panorama dei concerti estivi in Liguria sarebbe certo più triste. Anche quest’anno gli organizzatori hanno preparato tante date interessanti oltre a quella di cui parleremo qui. Per le rimanenti sarà sufficiente consultare il sito.
Chi è Billy Bragg
Il protagonista della serata, Billy Bragg, è da una trentina d’anni il portavoce battagliero della canzone politica inglese, ma ha anche saputo coniugare gli aspetti più intimi delle relazioni tra le persone. Inoltre, assieme ai Wilco di Jeff Tweedy , ha riadattato scritti e canzoni inedite del grande Woody Guthrie in un perfetto corto circuito tra il passato e il presente della canzone di lotta di due diversi continenti. L’ultima fatica del cantautore inglese è stata la collaborazione con Joe Henry per Shine A Light. Un progetto di canzoni sulla ferrovia negli Stati Uniti.
La serata al Mojotic Festival
In questa serata, che ha visto un tutto esaurito forse inaspettato, Bragg si è presentato in veste solista. Ma in alcune canzoni è stata molto apprezzata la partecipazione del chitarrista e virtuoso di steel guitar C.J. Hillman. Il concerto, ben infarcito da introduzioni, esortazioni e richiami all’impegno per il cambiamento, ha percorso un po’ tutte le stagioni della carriera di Bragg.
Dagli inizi come folksinger elettrico, alla fase meditativa, ma sempre impegnata, contrassegnata dalla collaborazione con Johnny Marr degli Smiths. Per arrivare alla già citata esperienza con gli inediti di Guthrie. L’esecuzione dei due brani da Mermaid Avenue è coincisa, fortuitamente, con la presenza tra il pubblico della figlia di Guthrie, Nora, che si trovava in vacanza nella cittadina del Levante Ligure.
Anche alcune novità in scaletta
Nella scaletta anche due brani nuovi: The Sleep Of Reason, ispirato da un celebre disegno di Goya, e King Tide And The Sunny Day Flood, canzone che verte su di un tema ’caldo’ come il cambiamento climatico. Un concerto quindi intenso, soddisfacente oltre le aspettative e con un gran finale: prima l’inno sindacale There Is A Power In A Union e infine una A New England cantata praticamente in coro dal solo pubblico.