gold panda titolo

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di Francesca Bassani

È stata una bella serata quella di giovedì 30 aprile al Serendipity di Foligno.
Ci vado sempre volentieri, in quel locale: è bellissimo, l’acustica perfetta, ci sono tutta una serie di accorgimenti che lo rendono davvero un posto all’avanguardia nel panorama italiano.
Quando c’è qualche live che m’interessa, prendo e parto con qualche amico “intenditore”. Rispetto alla prima visita, qualche anno fa, sono state fatte delle modifiche strutturali intelligenti che lo hanno reso meglio gestibile e più adatto ad ospitare concerti di un certo livello.
Stavolta sono andata per Gold Panda, al secolo Derwin Schlecker, musicista e producer londinese che negli ultimi anni fa sempre più parlare di sé. L’avevo già sentito dal vivo, ma in uno di quei bellissimi festival europei dove in tre o quattro giorni ti fai delle scorpacciate sonore che a volte non riesci a gestire, soprattutto nei ricordi.
Essere arrivata abbastanza presto alla serata del Serendipity – serata che era una delle Dancity Nights, gli appuntamenti che precedono il Dancity Festival che si tiene poi il 3, 4 e 5 luglio sempre a Foligno – mi ha permesso di sbirciare anche i set di GIESSE e SOLSTICE, che hanno riscaldato il pubblico già numeroso fino all’avvento dell’ospite di punta.

gold panda serendipity 2
La cosa strana, quando si tratta di live set di musica elettronica in cui un unico artista è sul palco, è che chiaramente non c’è molto da dire sulla “tecnica”, c’è più da considerare un insieme di cose che rendono un’esibizione più o meno memorabile. Nel caso di Gold Panda, a parte un paio di piccole sbavature quasi impercettibili, posso solo pensare a quanto sia stato bello vederlo, ascoltarlo, vivere tutto il suo set.
Già guardarlo muoversi in mezzo al pubblico in attesa del suo turno sul palco, faceva simpatia.
Riservato eppure disponibile a fare quattro chiacchiere o a scattarsi una foto con chiunque glielo chiedesse, si è poi avvicinato alla consolle lentamente e con leggerezza, quella stessa leggerezza che caratterizza la sua musica. Melodie trasognate, carillon elettronici e ritmi rilassati. Un’esibizione tutta da ballare divertendosi, a occhi chiusi per gustarsi le trame e le sfumature più impercettibili.
Una trasfusione di buon umore e serenità, ecco qual è stata la mia sensazione.
Peccato che il 90% del pubblico presente non riuscisse a stare fermo per più di cinque minuti nello stesso punto. Era tutto un muoversi, andare da una parte all’altra senza sosta, un non ballare. L’agitazione che trasmetteva tutto questo movimento cozzava non poco con la pace delle note di Gold Panda. Se a ciò si aggiunge il fatto che qualcuno fumava anche (motivo per il quale non sono potuta restare ad ascoltare il dj set di G-AMP), ecco che si sono individuate subito le due variabili negative della serata.
Tutto questo però non è riuscito ad oscurare il ricordo positivo di una serata in compagnia di uno dei “nuovi” musicisti che più mi piacciono in campo elettronico.

httpv://www.youtube.com/watch?v=rTtyHJEUyOs

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