Maqroll: firma Federico Sirianni, ispira Álvaro Mutis.

Maqroll è un racconto di viaggio in forma di raccolta di canzoni ispirato all’omonimo personaggio, di professione gabbiere, creato dallo scrittore colombiano-messicano Álvaro Mutis per il suo Trittico di mare e di terra. A prescindere da questo spunto letterario senza dubbio decisivo, il quinto album di Federico Sirianni appare soprattutto un turbinio di personaggi, libri, ricordi, frammenti di storie che dall’acqua ritornano a riva – portati forse dalla corrente o forse da un naufragio – e che nell’oggi del “tempo di lettura 2 minuti” sembrano appartenere a un’epoca diversa, un’epoca dove al flusso del tempo ci si lasciava andare. Magari bevendo “il laudano con John Keats”. E magari combinando poco o nulla, ma questo è un altro discorso.
Le storie di Maqroll…
Al tempo stesso Maqroll potrebbe proporsi (sempre a prescindere da Mutis) come un’autobiografia visionaria, un resoconto di vita vissuta scritto sotto una luce sovente desolata. In Lettere da nessun dove, uno dei brani più intensi della raccolta, si percepisce davvero un uomo circondato da macerie. Ma forse è solo la suggestione dei tempi che stiamo vivendo.
…e la musica di Maqroll
Quanto alla parte musicale dell’album, molti momenti sono all’insegna della narrazione cantata ed è raro che si ascoltino strofe e ritornelli classici. Al tempo stesso l’interpretazione è così partecipe di ogni singola parola da far dimenticare quasi subito il raro ingresso in stanze melodiche. C’è poi un uso intelligente e misurato dell’elettronica – affidata a Filippo FiloQ Quaglia – che sposa bene la produzione elegante-sobria di Raffaele Rebaudengo e che distanzia il nuovo lavoro dai precedenti, quelli del Federico Sirianni cantautore viveur italo-waitsiano. Se si era definito Il santo album chiaroscurale, qui le tinte cupe sembrano prendere il sopravvento, ma sempre con quella voglia di dire vitalista che è forse il tratto più caratterizzante del musicista genovese. In ogni caso siamo davanti a un cambiamento importante, quantomeno a livello emotivo,- rispetto al passato.
Federico Sirianni fra passato e futuro
Si potrebbe dunque dire che Sirianni guarda indietro come uomo e guarda avanti come artista e, nel fare ciò, crea una dialettica senz’altro proficua. Il finale della storia parla di “disperanza del naufrago salvato” e dunque di una qualche, difficoltosa, forma di salvezza; il prossimo disco sarà tutto un guardare avanti?
Maqroll esce in formato disco più libro con contributi sul tema del viaggio da parte di scrittori, illustratori e fotografi fra cui Remo Rapino, Guido Catalano, Bruno Morchio, Vincenzo Costantino Cinaski, Enrico Remmert.
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