Ricominciare dalle parole : Giovanni Battaglino e un quaderno di appunti che diventa un disco.
Dopo oltre trent’anni di carriera nel mondo della musica, unendo il canto lirico sinfonico alla musica leggera, collaborazioni varie e importanti (da Ennio Morricone a Renato Zero), vent’anni e quattro dischi con la band Malecorde e un premio importante in Francia con la band Vietraverse e il loro progetto dedicato a Brassens, è arrivato il momento per Giovanni Battaglino di uscire con il secondo disco da solista. Un disco importante, che fin dal titolo sottolinea la volontà di riprendere il percorso nelle vesti di cantautore, mettendo al centro le parole. Ricominciare dalle parole (AlfaMusic) è un lavoro che nasce proprio dai testi, scritti nel corso del tempo sul quaderno degli appunti, riportato all’interno del libretto del cd.
I temi di Ricominciare dalle parole
Parole che diventano protagoniste per raccontare storie, incontri, emozioni e sentimenti come l’amore, un tema abusato nelle canzoni e molto difficile da trattare con originalità. Battaglino ci riesce in Il peso delle cose, un brano dalla melodia quasi pop dove l’amore è reale e concreto, e rappresenta una via di fuga, breve ma intensa, dai problemi della quotidianità, e in Mancato amore, un brano lento che inizia con chitarra e voce e finisce full band, in cui l’amore invece è solo immaginato (ho preferito sognarti che averti con me).
Ricominciare vuol dire anche aver fiducia in sé stessi e nel futuro, come la protagonista di Ricominci, un lento cantato a due voci, un brano all’ascolto apparentemente semplice ma con un arrangiamento molto elaborato. Idea che ritroviamo in parte in Dire, dove l’autore rimarca l’importanza e il peso delle parole (scrivi una storia nel deserto che incontrerai). La fiducia nel futuro che ritroviamo anche in Strada per dove vorrai, un valzer lento in cui spicca una bella armonica, e in Isola pedonale, che con l’inserimento di flauto, flicorno e tromba, si colora dei toni della bossa nova, e dove ritorna il concetto dell’importanza delle parole, che per la protagonista del racconto diventano medicina dell’anima. Le parole però possono anche diventare pericolose, come quelle seduttrici del venditore di fumo de Il signore dei labirinti, brano impreziosito da dobro e sezione fiati.
L’autore non dimentica di toccare anche temi sociali. In Non ho occhi, scritto con il cantautore Carlo Pestelli, riesce a trattare con delicatezza e poeticità il tema dei non vedenti (certi occhi non guardano ma vedono cose). Altro tema importante a cui oggi non si può sfuggire è quello della guerra, anche questo trattato senza retorica in La Giostra, dove Battaglino ha musicato un testo di Giorgio Olmotti.
Giovanni Battaglino musicista eclettico
L’esperienza di trent’anni nel mondo della musica in ambienti diversi conduce l’autore a realizzare un disco dagli ambienti musicali multiformi, passando dalla canzone d’autore classica alla musica leggera, dalla bossa nova al valzer di Valzer per uno spirito, utilizzando formazioni diverse per ogni brano, dimostrando così anche le sue doti di musicista, realizzando infine un disco dove è importante la musica quanto le parole.
Be the first to leave a review.