Da Pescara, dopo un lungo iato, tornano i Sax This Candy con God Is My Witness.
La band pescarese Sax This Candy nasce nel 2012 prendendo il nome da un negozio di dolciumi di Bruxelles, “Suck this candy!”, sostituendo il verbo to suck con un inventato to sax, mentre in sala prove risuonava il sax di Dana Colley da un disco dei Morphine. Questo ci fa già capire alcune cose sul suono della band, un suono molto complesso, ricco di sfumature e influenze diverse, con riferimenti evidenti a band quali
Bad Seeds, Joy Division, Bauhaus e Black Flag. Dopo nove anni di pausa dall’esordio Guide to Physical Pain, i Sax This Candy tornano oggi con un nuovo lavoro dove alle influenze precedenti si aggiunge una forte presenza della musica elettronica. I suoni del disco risultano ben equilibrati tra le diverse anime musicali della band, creando una tavolozza di colori ampia ma omogenea, che va dal classic rock alla new wave, dal post punk ai suoni dark.
Canzoni e atmosfere che amano le variazioni.
Il disco si apre con un suono di sirene, evidente richiamo alle guerre in corso, che introducono il ritmo incalzante di Coke & Bombs, un urlo rock contro la guerra e l’assuefazione che sta rischiando la nostra società. Un rock d’impatto dai suoni classici, che se in Chewingum rallenta ricordando qualcosa dei primi REM più devoti ai suoni dei ’60, in Headworms accelera, con la chitarra che macina riff, per arrivare al punk rock di Dead End e Liquid Love, con i suoi potenti riff di chitarra in primo piano.
Resta ben evidente l’anima post punk no-wave, che ritroviamo nelle atmosfere anni ’80 di Hungry Moon, nei suoni oscuri di Highroller, e nello splendido dark sound della titletrack God is My Witness, un brano che stigmatizza l’ipocrisia della società contemporanea, dove ognuno si crede superiore e il colpevole di tutti i mali è sempre un altro (eye behind the keyhole – one hand on the Bible – one hand on rifle – I’m the Messiah and disciple).
Sax This Candy e il rock di God Is My Witness
Infine, sorprendono positivamente i richiami alla dance anni ’70 di Eat my Shit! Con i suoi ritmi quasi funky, e l’andamento dance wave anni 70 / 80 di Human Piggy Banks, dove ancora si parla dei mali del nostro tempo, puntando l’obiettivo sul potere del Dio denaro che governa tutto, dalla politica alle religioni.
Con God Is My Witness i Sax This Candy (Fabio Di Zio alla voce, batteria ed effetti, Ivano Ursini alle chitarre e Giannicola D’Angelo al basso) propongono un suono convincente, che miscela sapientemente influenze debitrici di diverse espressioni del rock con gusto, riuscendo a essere originali senza mai correre il rischio di sembrare derivativi.
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