Karaoke Moon è il terzo album dei Warhaus di Maarten Devoldere.
Warhaus è il progetto elegante-esistenzialista del musicista belga Maarten Devoldere, più noto come frontman del duo Balthazar (che non incide alcunché dal 2021) insieme a Jinte Deprez. Se il precedente Ha Ha Heartbreak era un breakup album ovviamente malinconico ma a suo modo vivace, questo Karaoke Moon sembra tutto virato al positivo, forse grazie alla cicloterapia (vedi copertina) o forse all’ipnoterapia (vedi quest’intervista).
Il mondo di Maarten Devoldere
In verità non risultano grandi differenze soniche fra i due lavori (e nemmeno rispetto all’eponima opera prima) , visto che siamo sempre nell’ambito di un pop vivace, elegante, seduttivo a volte anche (auto)ironico, ricco di citazioni da epoche diverse (’60 ma anche ’90) oltreché bene organizzato fra cori, orchestre e sobria elettronica sotto l’egida del produttore Jasper Maekelberg.
Ancora una volta Devoldere si affida al suo recitar-cantato di evidente matrice coheniana e nell’insieme fa pensare a un cugino rilassato di Baxter Dury. A volte si fa prendere dall’incalzare degli eventi come nell’iniziale Where The Names Are Real, altre volte deraglia un po’ come nel monologo di quasi sette minuti in stile finto macho che è intitolato Jim Morrison ma fa pensare al Serge Gainsbourg di Histoire De Melody Nelson (specie quando finisce a parlare di rituali orgiastici in Papuasia). Il finale è affidato a Emelie in cui il nostro sembra abbondare il ruolo del distaccato charming man per farsi prendere, con discrezione, dallo struggimento.
Possibili approcci di ascolto a Karaoke Moon
Se lo si ascolta nei momenti in cui l’apocalisse pare prossima, il disco (comunque lievemente meno incisivo dei due precedenti) può dare un’impressione di superficialità con furbi ammiccamenti stilistici atti a coprire una scrittura di maniera. Un approccio più positivo è quello di immaginarlo come il corrispondente sonoro di una festa con buon cibo, buone bevande, gente bella e intelligente, il karaoke per un tocco un po’ zarro e finale di serata con corteggiamento destinato a buoni risultati. Insomma, cosa chiedere di più?
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