Concerto: Suzanne Vega @ Flow (Paris, 07.10.2016)

Concerto: Suzanne Vega @ Flow (Paris, 07.10.2016)

Battello galleggiante sulla Senna, magicamente situato fra il Pont Alexandre III, l’Assemblée Nationale e il Grand Palais, il Flow è anche una piccola sala concerti, un ristorante e un bar terrasse decisamente alla moda. E’ proprio al Flow che Suzanne Vega ha fatto tappa.

Suzanne Vega in tour per presentare il nuovo album

Suzanne è in tour per presentare il suo nuovo, nono album in studio, Lover, Beloved: Songs From an Evening with Carson McCullers, ispirato appunto alla vita e all’opera della omonima autrice americana. E’ stata una serata davvero speciale. Concerto da seduti. Pochissimi posti disponibili e rigorosamente numerati. Nessuna chance per quanti si sono presentati all’apertura della sala per procurarsi un biglietto.

Alle 20.30 sale sul palco. Vestita di nero, chitarra acustica. E’ accompagnata solo dal bravissimo chitarrista Gerry Leonard (collaboratore di David Bowie negli album  Heathen, Reality e The Next Day) e dal tastierista Jason Hart.  Il concerto si apre sulle note di Marlene on The Wall, uno dei pezzi più famosi e amati dai fan di Suzanne. Una bellissima ballata datata 1985, anno della pubblicazione del suo folgorante esordio. E dal medesimo album Suzanne ci regala altre perle come The Queen And The Soldier, Small Blue Thing e  Some Journey.

Concerto: Suzanne Vega @ Flow (Paris, 07.10.2016)

Carson McCullers. Fra letteratura, musica e teatro

Parla e scherza con il pubblico la cantautrice americana. E’ felice di raccontare del nuovo lavoro e della pièce teatrale che vedrà la luce il prossimo anno. Pièce sempre dedicata alla McCullers, antico amore letterario a cui Suzanne dedicò la propria tesi di laurea al Barnard College di New York.

Le cinque tracce presentate in anteprima durante il concerto ci raccontano di una giovane artista anticonvenzionale, con il sogno di diventare famosa a New York. Una ragazza capace di grandissimi amori fuori dagli schemi, estremamente passionale e con il dono di saper raccontare questi tormenti con grazia e bellezza. Esattamente come Suzanne Vega. I nuovi brani, Annemarie, New York Is My Destination, Harper Lee, Lover, Beloved, e We Of Me ci introducono nel mondo della McCullers. Facendoci scoprire le debolezze, gli eccessi, i sogni e l’immenso talento di cui era dotata.

Ma nel concerto c’è posto anche per i vecchi classici

Spesso la bellezza delle strofe scritte da Suzanne ci fa dimenticare altri due elementi essenziali della sua musica. La bellissima voce,  immutata negli anni, e la melodia a tratti sublime. E così non possiamo non segnalare l’emozione della sala sulle note di Luka, Tom’s Diner, Gypsy, Left of The Center, e in chiusura In Liverpool.

Il concerto si conclude  con due brani del nuovo lavoro. E alla fine è davvero un peccato doversene andare. Inutile dire che parleremo del nuovo album di Suzanne. E, se mai ne aveste l’occasione,  assistere a un suo spettacolo è consigliato.

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Milanese trapiantata a Parigi, fra filosofia e diritto, le mie giornate sono scandite dalla musica. Amo la Francia, il mare e il jazz. I miei gruppo preferiti ? I Beatles, i Radiohead, gli Interpol e gli Strokes.

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