Drake @ AccorHotel Arena Bercy Concerto

Drake @ AccorHotel Arena Bercy (Paris, 12.03.2017).

Drake @ AccorHotel Arena Bercy Concerto

Grandissima era l’attesa per l’arrivo di Drake, stella di prima grandezza nel panorama hip-hop mondiale, in questa primavera parigina. Tre serate andate sold out in pochi minuti all’AccorHotel Arena di Bercy, la sala concerti più grande della capitale francese. Mistero fitto attorno alla sorpresa prevista sul palco accanto al rapper canadese. Noto, oltre che per la sua musica, anche per la movimentata vita sentimentale. In tanti si aspettavano  Jennifer Lopez, sua ultima fiamma, o la ben più celebre Rihanna, protagonista di svariati duetti con Drake. E invece domenica, prima data delle tre previste a Parigi, così come nelle due che sono seguite, la guest star è stata un’altra. Ma procediamo con ordine.

Ottima organizzazione per il The Boy Meets World Tour alla AccorHotel Arena Bercy

Per prima cosa, occorre sottolineare che i biglietti per le tre date di Drake, sebbene non certo economici se paragonati ai prezzi di altri artisti, meno mainstream e per spettacoli in sale più piccole, erano, tuttavia, sufficientemente accessibili. Inoltre, anche grazie al management sapiente, la loro messa in vendita non ha dato vita più di tanto a speculazioni inaccettabili sui mercati secondari. Cosa normale, si potrebbe pensare. E invece di questi tempi mi pare giusto segnalare la correttezza di un artista capace di attrarre un pubblico vastissimo e di regalare con grande generosità ai fan uno spettacolo di alto livello, ricco e intelligente.

DVSN e Young Thug  aprono per Drake

Pubblico giovanissimo, diligentemente in fila per guadagnare l’ingresso alla sala. I controlli di routine si svolgono con ordine e tranquillità. La sala, come nelle consuetudini parigine, si riempie lentamente. Così gli opening act (due quelli previsti, a sottolineare ancora una volta la ricchezza del programma) non sono seguiti dalla totalità della sala. Con scarsa lungimiranza, aggiungo, perché si tratta di due prime parti di tutto rispetto.

Si comincia con il duo canadese DVSN. Che, accanto alle proprie hit – fra tutte ricordiamo la splendida Hallucinations –  ci regala una straordinaria versione di  Billie Jean di Michael Jackson. Segue un secondo opening act con il rapper americano Young Thug. La sua performance è salutata con grandissimo calore dalla sala quasi completamente riempita. E che può quindi apprezzare I Know There’s Gonna Be Good Times, traccia presente sull’album In Colour di Jamie xx e alla quale il rapper di Atlanta ha collaborato assieme a Popcaan.

AccorHotel Arena si scalda per Drake

E’ quindi un’arena caldissima quella che accoglie verso le 21.40 Drake al suo ingresso in scena. Il rapper come di consueto inizia lo spettacolo con la sequenza Trophies – Started From The Bottom. Drake è estremamente comunicativo. Fra un pezzo e l’altro interagisce con il pubblico, che corteggia e adula con affermazioni certo esagerate, ma che è sempre bello sentirsi ripetere. Come “siete il miglior pubblico mai visto” e “Paris è la città più bella del mondo”.

 

Le scenografie sono curatissime ed estremamente eleganti. Sicuramente si tratta di un megashow con luci e colori non minimalisti ma il tutto è contenuto, niente è esagerato o sopra le righe. Molto bella e di effetto l’idea dei palloncini che assumono colorazioni e configurazioni differenti a seconda della canzone. E che, specie dalle gradinate, possono essere apprezzate al meglio. Un momento di grande impatto arriva con Blessings, cover di un brano di Big Sean. Così come sulle note di I’m On One, che il pubblico conosce a menadito e quindi termina le strofe senza alcuna esitazione ogni qualvolta Drake si arresti per offrire il microfono alla sala.

Take Care e Hotline Bling offrono i momenti migliori

Inutile dire che i brani da Take Care sono i più belli (fra tutti YHFR e The Motto). Non possono certo mancare  quelli solitamente cantati in coppia con Rihanna, come Work e Too Good. Il primo estratto da Views, ultimo lavoro di Drake e il secondo da Anti della musicista barbadiana, la cui presenza aleggia nella sala sebbene sia in realtà presente solo su base registrata.

 

Momento clou della serata, la versione parigina di Hotline Bling. La sala si colora di un rosa vivido e il pubblico intona all’unisono le strofe della canzone, quasi coprendo del tutto la voce di Drake.  Lo stesso avverrà anche con Legend e One Dance, ma soprattutto con Fake Love brano pubblicato a fine 2016.

Chiudono insieme Drake e Nicki Minaj

Grande mistero attorno all’identità della guest star femminile della serata, dicevamo. Ci si attendeva Rihanna, a Parigi negli stessi giorni per la fashion week. O Jlo, ultima conquista di Drake (almeno secondo i siti di gossip più informati). E invece a fine serata sul palco sale per duettare con Drizzy Nicki Minaj, sua amica di vecchia data, sulle note di Moment 4 Life.

 

Tanti sono i momenti caldi della serata, giocata fra il palco e la grande pedana rotonda al centro della sala. Concerto più che gradevole, nel suo complesso, anche per un pubblico abbastanza profano e non più di tanto iniziato al genere. Anzi probabilmente un buon biglietto da visita per chiunque voglia iniziare a frequentare il settore.

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Milanese trapiantata a Parigi, fra filosofia e diritto, le mie giornate sono scandite dalla musica. Amo la Francia, il mare e il jazz. I miei gruppo preferiti ? I Beatles, i Radiohead, gli Interpol e gli Strokes.

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