di Mauro Carosio
Sparare a zero su un nuovo disco di Cher è troppo facile. L’artista più camaleontica del pianeta negli ultimi tempi ha fatto parlare di sé più per le modificazioni corporee a cui si è sottoposta che per l’attività lavorativa. Peccato si stia parlando dell’unica cantante nella storia della musica pop che ha piazzato almeno un disco in classifica per cinque decenni consecutivi e il cui singolo Believe (1998) è il disco più venduto in assoluto in Inghilterra. Per non farsi mancare nulla, in una carriera che ha superato il mezzo secolo, c’è anche un Oscar come miglior attrice protagonista nel film Stregata Dalla Luna del 1987.
Cher è una donna di spettacolo che ha saputo offrire se stessa su un piatto d’argento esageratamente guarnito in barba all’età: “Mick Jagger ha 70 anni e continua a fare concerti. Nessuno dice di lui che è una vecchia carampana. Io a 68 anni voglio ancora essere sexy”, così ha dichiarato in una recente intervista.Ora poco importa se Closer To The Truth nulla aggiunge (salvo qualche momento vagamente ‘pensoso’ nella seconda parte) ai dischi dell’ultima vita di Cher, quella da regina della disco music, che si ripete dopo la geniale invenzione del format dance iniziato 15 anni fa. I nuovi brani hanno successo, le giovani colleghe la imitano, un suo concerto rimane un evento sold out e il suo nuovo Farewell Tour (ma chi ci crede più) è atteso con trepidazione da critica, gossipari e fan.
Lunga vita quindi alla Nosferatu della dance!
6,5/10
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Cher: Woman’s World
