Agnese Valle - I Miei Uomini

Una delle più interessanti cantautrici italiane, Agnese Valle, al quarto album con I Miei Uomini.

Nata clarinettista classica, con tanto di diploma al conservatorio, Agnese Valle si è trasformata in una delle più interessanti cantautrici del sottobosco musicale italiano. Tre album all’attivo, fin dall’esordio Anche Oggi Piove Forte… che nel 2014 la portò subito tra i finalisti della Targa Tenco come opera prima, seguito poi da Allenamento al Buonumore del 2016 (che è anche il titolo di una trasmissione radiofonica tenuta su Radio Elettrica) e Ristrutturazioni del 2020. Per il suo quarto album l’artista romana ha voluto comporre un omaggio alle maggiori influenze della sua arte, con un disco di cover italiane significativamente intitolato I Miei Uomini (Maremmano Records).

Un disco di riletture molto originali

Oltre ad esser un disco ben prodotto e arrangiato, l’album è anche un significativo esempio di come in fondo il cantautorato classico italiano (ad esempio quello di Francesco Guccini, di cui qui si riprende in chiave quasi trip-hop la splendida Autogrill) e quello più indipendente degli anni 2000 (ad esempio Brunori Sas, di cui si rilegge Kurt Cobain) siano figli della stessa musa ispiratrice. Poi, si sa, quando si tratta di cover così  sta a voi decidere se ha senso fare il confronto con l’originale o se lasciarvi trasportare da una interpretazione che in fondo riscrive il brano come se fosse un inedito.

In ogni caso ci sono i grandi nomi del nostro panorama musicale, da Francesco De Gregori reso in chiave melò con La Valigia dell’Attore, una rilettura decisamente dance di Baratto di Renato Zero (piacerebbe ai La Rappresentante della Lista fatta così, ma credo anche al suo stesso autore), un Lucio Dalla del periodo d’oro con una curiosa ma riuscita versione di Telefonami Tra Vent’Anni. Il percorso è scandito da un sottotitolo che la cantautrice si permette di aggiungere ad ogni brano (ad esempio Autogrill è “L’incontro”), creando così un ideale concept-album scritto da penne altrui, ma decisamente personalizzato, con tanto di “Sipario” finale in cui la cantautrice presenta a voce il disco, idea decisamente insolita di fare crediti e ringraziamenti a tutti gli attori coinvolti nel progetto, e che serve anche ad auto-festeggiare i suoi primi dieci anni di carriera.

In attesa di un nuovo disco di inediti, I Miei Uomini è un passo importante per Agnese Valle

Brani classici come Ragazzo Mio di Luigi Tenco (ma portata al successo da Loredana Bertè, che l’ha riproposta come auto-cover anche nel recente Festival di Sanremo) si intersecano perfettamente con testi più recenti (ad esempio Altrove, bel brano di Morgan, che la Valle rende quasi in stile Mina). Tra i brani compare comunque un inedito, La Fioraia, bel pezzo firmato da Pino Martino. Prodotto da Fabrizio Fratepietro con un gusto perfettamente calibrato tra fruibilità pop e velleità autoriali, I Miei Uomini è un album che offre riletture intelligenti e comincia anche a fare un punto della situazione su dove sia arrivata la canzone d’autore nostrana che potrebbe essere utile a tutti. Costituisce in ogni caso una “milestone” importante nella carriera di questa autrice che attendiamo presto con un nuovo lavoro di inediti.

Agnese Valle - I Miei Uomini
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Scrive regolarmente di musica dal 1992 per varie testate e siti web di settore (Mucchio Selvaggio, Il Buscadero, Rootshighway, FilmTV). Nel 2009 il suo racconto La Pistola ha ottenuto la Menzione Speciale della Critica al Concorso Quaderni Rock del MEI. Nel 2010 ha pubblicato Rolling Vietnam – Radio-grafia di una guerra (Pacini Editore), nel 2017 il thriller Musical 80 (WLM).

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