Con Terra Madre Beppe Gambetta amplia ulteriormente i propri orizzonti artistici.
Da tanto tempo Beppe Gambetta viene definito “chitarrista più americano degli americani” oppure “più bravo di molti americani”. Da così tanto tempo che qualcuno non si è accorto della lenta, costante evoluzione del musicista genovese. Già nel 2020 Where The Wind Blows (Dove Tia O Vento), aveva segnalato l’entrata in scena di una dimensione da cantautore che si esprimeva in ben tre idiomi, inglese, italiano, genovese. Ora il disco numero 15, Terra Madre, riparte da quella prova molto incoraggiante e amplia ancora il quadro al punto da poter essere considerato una sorta di punto d’arrivo.
Lo scibile sonoro di Beppe Gambetta
In Terra Madre si ritrova infatti tutto il Gambetta che conosciamo, sia ‘classico’ sia recente. Ecco dunque la duratura passione per il suono americano tra folk e vintage country, la nuova espressività autoriale “fra la Via Aurelia e il West” (per citare il Maestrone, anche lui grande appassionato di America) e, ovviamente, la fluida e antiretorica maestria nel flatpicking.
Terra Madre: Beppe Gambetta crea un concept album dedicato al sogno
Ma c’è di più, perché si sta parlando di un concept album dove pezzi diversi fra loro per ispirazione e, ancora una volta, lingua utilizzata sono uniti dal tema del “diritto al sogno”. Sit And Pick With You, con gli ottuagenari maestri David Grisman e Dan Crary, è un rassicurante inno al fascino imperituro del fare musica, mentre Dark Yellow Thread sembra viaggiare verso un epilogo da murder ballad e invece… Quanto ai due momenti in senso lato ‘politici’ – la title track Terra Madre e Per Poco O Per Niente – partono dalla disperazione e dalla sopercheria per poi trovare una luce di speranza, il sogno di qualcosa di migliore. E un sogno lo ha anche il protagonista del celebre tradizionale St. James Infirmary: un poco di serenità prima di morire.
Un panino…
Una delicata ironia e un suono retrò danno vita al momento forse più intrigante dell’album, non a caso già molto apprezzato in versione live. Un Panino immagina Fabrizio De André che dal cielo osserva perplesso la banalizzazione del suo lascito artistico per poi rendersi conto di come per gli eroi delle sue canzoni – Marinella, Piero, Andrea – così come per i perdenti della società attuale i problemi siano sempre gli stessi.
Si diceva che Terra Madre è un punto d’arrivo per Beppe Gambetta, ma attenzione perché sappiamo che nella vita reale il nostro è uno sempre in partenza. Di sicuro le novità non mancheranno.
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