the-horrors-lumination

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In genere, quando si parla di classic rock si pensa subito agli epigoni di un certo suono anglo-americano: AOR, country-rock, blues-rock, hard rock e così via. Ma, a dire il vero, ormai molte altre sono le declinazioni del rock che possono esser definite ‘classiche’. Il punk ha quasi quarant’anni, la new-wave più di trenta, il grunge oltre venti. Il che aiuta a spiegare il manierismo verso il quale virano diverse band nuove anagraficamente, ma che a quei suoni si ispirano. Gli Horrors ne sono un’ottima esemplificazione: partiti goth, poi dark-wave, ora classic-wave, se così la possiamo chiamare.

Il loro ultimo Luminous è eseguito bene: ha i rinvii giusti, che vanno dal Bowie berlinese (Jealous Sun: il momento migliore) ai Simple Minds (quasi ovunque); ha più synth che chitarre; ha Faris Badwin che canta maggiormente rilassato che in passato; ha un paio di singoli ben riusciti (ma So Now You Know più di I See You) e il resto ascoltabile; certo molto meglio, per restare nel genere, degli ultimi Editors. Chi avesse voglia di qualcosa di nuovo può saltare il disco a pie’ pari; quanti amano i territori sicuri non saranno delusi.

7/10

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