Trenta canzoni scelte dalla redazione di Tomtomrock per vacanze in chiave dance, pop, rock, folk, rap e altro.
In un’estate 2018 che alterna afa e temporali, giusto pensare a ogni genere di musica per ogni genere di ascolto. Peraltro, la varietà è la cifra di Tomtomrock: già nel 2017 avevamo fatto la stessa proposta.
Danze estive
Non si può che aprire con la dance, sebbene declinata nei modi più vari, dall’electro all’indie.
Plan B – Wait So Long
L’ultimo album di Plan B non ha fatto proprio centro, ma questa canzone estiva e svagata è un piccolo gioiello da spiaggia. (MC)
Franz Ferdinand – Always Ascending
Forse non è il titolo migliore dell’ultimo album dei Franz Ferdinand. Ma il ritmo di Always Ascending è davvero irresistibile. E se siete più meditativi ascoltate The Academy Award.(MC)
U.S. Girls –Mad As Hell
Difficile scegliere una canzone sola in un disco che è tra i più interessanti dell’anno in corso. Prendiamo il singolo che fra citazioni e nostalgia pop riesce a costruire un qualcosa di inedito. (MC)
Tune-Yards – Heart Attack
Un brano dance ottimo per il periodo. L’album della cantante statunitense (vero nome Merrill Garbus) merita comunque di essere ascoltato per intero. (MC)
Years & Years – Palo Santo
Avrebbero potuto fare meglio, ma nel complesso il nuovo disco degli Years & Years è molto estivo e la title track merita di far parte della colonna sonora estate 2018. (MC)
Francia campione del mondo
E’ il loro anno, e a quanto pare non solo nel calcio. Ricordiamo però che già nel 2017 musicisti francesi erano stati una presenza importante nella classifica di TTR.
Eddy De Pretto – Normal
Uno dei brani-manifesto in un disco in cui non c’è un momento debole. È un altro esordio che pesa ed ha guadagnato a Eddy De Pretto l’applauso quasi unanime della Francia. Ancora in Italia sembra non conoscerlo nessuno, ma Normal potrebbe essere un buon punto di partenza. (MM)
Grand Corps Malade – 1000 Vies
Nessuno dubita delle capacità di scrittura di Grand Corps Malade, nella cui produzione a volte l’origine di poeta slam prevale sulla musica. Non in questa 1000 Vies, che mette al servizio delle parole una base musicale accattivante. (MM)
Pop d’autore
Con la svolta di questo 2018, peraltro molto apprezzata da TTR, anche gli Arctic Monkeys passano nella categoria di chi scrive canzoni di classe (e sono in buona compagnia).
Arctic Monkeys – American Sports
Difficile scegliere un solo brano da questo disco perfetto. Il primo singolo Four Out Of Five meriterebbe, ma la disperata American Sports ha uno di quei testi che ti sorprendono per la capacità di evocare tanto con poco. (MM)
Belle And Sebastian – We Were Beautiful
La dolcezza/tristezza di tanti anni fa non abbandona i Belle & Sebastian alle prese con i problemi dell’età matura. La scrittura ogni tanto cade nei cliché, ma qui siamo al livello delle cose migliori della giovinezza. (AV)
Tracey Thorn – Queen
Veterana della scena inglese, Tracey Thorn continua a scrivere belle canzoni come Queen che ce la mostra in versione Disco Queen nei suoni e femminista nelle parole. Con il consueto approccio malinconico di fondo. (AV)
Hip-hop e dintorni
Tra rap e r’n’b, con crescente presenza femminile.
The Carters (Beyoncé & Jay-Z) – Black Effect
Difficile non scegliere il singolo Apeshit fra le 8 proposte dei coniugi Carters. Tuttavia, questa Black Effect gode di una produzione affascinante che rinvia al suono vintage prediletto di recente da Jay-Z. (MM)
Janelle Monáe – Make Me Feel
Make Me Feel ricorderà anche tanto Prince. Ma rimane un gran “disco per l’estate”. E Janelle è tanto esagerata quanto adorabile. (MC)
Pusha-T – If You Know You Know
Aggressivo, tagliente, Pusha-T avrebbe forse voluto più spazio di quanto gliene ha dato Kanye West con le 7 canzoni del loro ritorno insieme. Però sulla traccia iniziale gli assicura un beat che non perdona. (MM)
SiR – Summer In November
Non è novembre e il caldo è quello vero, ma la sensualità di SiR ammalia in qualunque stagione. Non tutto il disco è alla stessa altezza. Però questa è una canzone che memorizzi immediatamente e poi non dimentichi. (MM)
Crossover totale
Ovvero: e questi dove li metto?
Gorillaz – Fire Flies
Forse Humanz sarebbe stato più estivo, ma la malinconia di The Now Now conquista e Fire Flies potrebbe esserne il manifesto, con il sentimento di abbandono che percorre molta della produzione del Damon Albarn maturo. (MM)
Kali Uchis – Miami
Brano d’apertura e biglietto da visita perfetto per la sorpresa Kali Uchis che riesce a proporsi come musicista e come personaggio. Miami è lenta, ritmica, sensuale, con un testo che colpisce e fa sorridere. (MM)
Young Fathers – Wow
Un vero pugno nello stomaco. I tre di Edinburgo tornano in forma e senza compromessi, e questo è il loro momento migliore. Poche parole ma di quelle che lasciano il segno. WOW! (MM)
Un tempo si diceva world music, ma oggi non basta più
Un’artista africana rilegge i Talking Heads, due ragazze franco-cubane Gil Scott Heron…
Angelique Kidjo – Born Under Punches
La traccia iniziale dello splendido quanto inaspettato disco di una grande interprete della world music. Un brano di 40 anni fa (dal disco capolavoro dei Talking Heads) che oggi suona così! (MC)
Richard Russell + Ibeyi – Cane
Grande cover frutto dell’associazione fra un produttore geniale e le brave sorelle Ibeyi. La canzone di Gil Scott Heron rivive qui con un testo crudo e ancora troppo attuale. (MM)
Americana più o meno revisited
Una tradizione che a volte arranca, ma alla fine c’è sempre.
Simone Felice – The Projector
La canzone d’autore americana vive un momento di poca nitidezza. Simone Felice si mostra invece autore intenso come dimostra questa brano di grande forza evocativa che si espande a poco a poco. (AV)
Father John Misty – Mr. Tillman
Una classica ballata midtempo del cantautore pure lui in perenne midtempo fra indie e trendy. E che qui tratta con bella ironia un suo momento di netta confusione mentale. (AV)
Josh T. Pearson – Loved Straight To Hell
Il recupero dei suoni dell’America vintage in chiave diafana e vagamente paranoica, quasi in stile Alan Vega. Perfetta per le notti estive che prendono una piega strana. (AV)
C’è ancora posto per le chitarre
Garage, punk o postpunk: comunque chitarre.
Artificial Pleasure – I’ll Make It Worth Your While
Altro disco abbastanza ignorato. Peccato perché i brani interessanti non mancano, questo per esempio. (MC)
Iceage – Take It All
Anche in questo caso è difficile scegliere un brano per un disco rock praticamente perfetto nel suo genere. Take It All riassume in un brano il senso dell’ultimo album degli Iceage. (MC)
Protomartyr – Wheel Of Fortune
Furore apocalittico nei testi e suoni all’insegna del medesimo stato d’animo. Il lato oscuro dell’estate 2018 (peraltro già all’insegna di una certa cupezza socio-politica). (AV)
Rolling Blackouts Coastal Fever – Talking Straight
La chitarra elettrica è in crisi? Questi australiani la mettono invece al centro degli eventi in un primo album ricco di canzoni fresche e vitali come questa. (AV)
Oldies but goldies
Tra i 65 anni e l’eternità.
Joan Baez – Silver Blade
La nostra Santa Giovanna del Folk è in giro per il mondo per la tournée d’addio. Questa storia di maschicidio ‘doveroso’, tratta dal suo ultimo disco (anche questo d’addio, pare) ce la mostra più severa che buonista. Un gran bel commiato, Joan. (AV)
David Byrne – Here
La traccia conclusiva di uno dei migliori dischi di David Byrne è particolarmente originale. E il protagonista del testo è un “personaggio importante”. (MC)
Ray Davies – The Big Guy
Nel secondo album ‘americano’ del leader dei Kinks (pronti a riformarsi) spicca The Big Guy, storia tenera, nostalgica ed elegante di due guardaspalle con sentimento. Insomma, la più ‘inglese’ di tutte. (AV)
Otis Redding – (Sittin’ On) The Dock Of The Bay
Fra tutte le nostre canzoni per l’estate questa è l’unica di pubblicazione non recente, anzi è vecchia di 51 anni. E’ stata ripubblicata da poco insieme ad altro materiale dello stesso periodo e resta sempre una bellissima (e serena) ballata. (AV)
Le canzoni sono state scelte e commentate da Mauro Carosio (MC), Marina Montesano (MM) e Antonio Vivaldi (AV).