Introduzione
La classifica dei migliori dischi del 2022 tra suggestioni, intuizioni, voli intercontinentali
Il 20 febbraio 2012 Tomtomrock pubblicò la sua prima recensione (Tindersticks – The Something Rain, voto 8,7). Dunque il nostro sito festeggia i 10 anni abbondanti di attività. Nati per parlare di musica nuova ne abbiamo vista fluire davvero tanta – e di ottimo livello – sotto le nostre finestre auricolari. Questo a prescindere dalle solite considerazioni sulla maggiore e minore centralità della musica nella società contemporanea. Possiamo giusto dire che nella vita di chi scrive e – crediamo – di chi legge Tomtomrock l’ascolto di un disco rock, soul, folk, jazz, hip-hop continua a essere un evento che dona gioia, serenità, commozione. E questa è la cosa che conta di più.
Ancora una volta tanta varietà di ‘generi’ e stati d’animo
Come al solito, per mantenere intatto il gusto della scoperta, non facciamo anticipazioni sui nostri Top Tom. Tuttavia qualche considerazione di carattere generale è d’obbligo. Anche nel 2022 ci siamo trovati a viaggiare in territori piuttosto vasti e in apparenza lontani fra loro, ma che qualche volta vengono collegati da sorprendenti voli senza scalo. Non ci si sorprenda dunque nel vedere il folk (inquieto come i tempi richiedono) accanto all’hip-hop (forse meno incisivo che in passato, ma sempre fucina di suoni) e al jazz (che invece ribolle di suggestioni e politicizzazioni). Poi ci sono gli esordienti o quasi che sfilano insieme a veterani e veteranissimi e, ancora, gli oscuri con i mainstream, gli svagati con i nervosetti, i complicati con quelli “buona la prima”. E se, invece che in base ai generi, associassimo i dischi per stato d’animo scopriremmo affinità (e divergenze) sorprendenti.
Il rock (sempre in crisi?) e il pop in grande spolvero
Come ogni anno vanno dedicate dedicate due parole alla risaputa questione del rock in crisi. Possiamo dire che il rock in realtà non sta troppo male, è sempre meno “classic” ed è sempre più contaminato con qualcos’altro. Di questi tempi, specie in Gran Bretagna, lo si trova associato al prefisso post- e a parti vocali che tendono a essere più recitate/declamate che cantate. Infine la considerazione forse più importante, Mai come quest’anno è forte la presenza del pop. E si tratta di un pop che è in alcuni casi contaminato con il rock (ovvero come siamo abituati da tempo ad assimilarlo), ma più spesso con il rock ha pochissimo a che fare e si rivolge al soul. all’r’n’b, al rap. Un caso? Un’indicazione per il futuro? Lo sapremo solo vivendo e ascoltando. Intanto il risultato è una ventata di salubre freschezza e divertimento.
La Coppa del Mondo di Tomtomrock
Concludiamo con un giochino statistico ispirato alla recente Coppa del Mondo di calcio. Su Tomtomrock la finale è stata giocata, al solito, fra Stati Uniti e Inghilterra e si è conclusa con la vittoria abbastanza netta dei primi per 22 a 18 ½. Terzo posto per la Francia – delusa qui come in Qatar – con un modesto 1 ½. Seguono a pari merito, con una presenza a testa, Turchia, Slovenia, Belgio, Canada, Spagna, Irlanda, Sudafrica, Svezia. Come per il football, anche nel caso del rock l’Italia ai Mondiali neppure si è qualificata.
E adesso buona scoperta a tutti.