La classifica rap
Così come faticherei a mettere insieme dieci dischi di rock usciti nell’anno che mi siano piaciuti davvero, per la prima volta ho problemi anche con il rap. Certo, nel 2022 è uscito il nuovo Kendrick Lamar che ha fatto centro un’altra volta. Il duo Danger Mouse & Black Thought ha prodotto un disco molto classico e assai ben fatto, e in larga parte i miei premiati sono stati veterani, come NAS, che figura con due dischi (Magic era uscito alla fine dello scorso anno, troppo tardi per figurare in classifica), o Pusha T. Poi un paio di proposte di più giovani dagli USA, due dal Regno Unito, e il disco a più voci del produttore giapponese Nigo. Pochi i segnali di vera novità e se non dicono molto trap, drill o pop-rap oggi la scelta si restringe. Peraltro, l’hip-hop informa numerosi fra i dischi che ho amato quest’anno: Beyoncé, Rosalía, Wu-Lu, Stromae, Kae Tempest includono elementi hip-hop nella loro musica, segno che ormai è divenuto un linguaggio più ampio del rap stesso. (Marina Montesano)
- Kendrick Lamar – Mr. Morale & the Big Steppers
- Danger Mouse & Black Thought – Cheat Codes
- Pusha-T – It’s Almost Dry
- Earthgang – Ghetto Gods
- Denzel Curry – Melt My Eyez See Your Future
- NAS – Magic
- NAS – King’s Disease III
- Little Simz – No Thank You
- Nigo – I Know NIGO
- Loyle Carner – Hugo