Chris Cornell

La tragica morte di Chris Cornell

La notizia della tragica morte di Chris Cornell mi è piombata addosso come una doccia fredda giovedì mattina, al mio arrivo in ufficio.

Chris Cornell

Sono nata e cresciuta musicalmente con il grunge grunge. Per anni  le mie giornate sono state scandite dalle voci di Kurt Cobain, Eddie Vedder, Mark Lanegan, Layne Staley e Chris Cornell.  Mi è quindi difficile mantenere uno sguardo freddo e distaccato su questi musicisti e la loro musica, ma anche e soprattutto sulla loro traiettoria esistenziale.

Il significato del grunge

La musica grunge per molti (e certo anche per me) è stata forse l’unica possibilità di essere ribelle. Ha dato modo a una generazione nata in un certo qual modo marginale e sconfitta (la generazione x, splendidamente ritratta in pellicole come Singles e Reality Bites)  di manifestare apertamente il proprio rifiuto allo status quo.

Se concretamente infatti non abbiamo avuto modo di plasmare il mondo come lo desideravamo, abbiamo potuto comunque cantare e urlare il nostro disaccordo sulle note di Lithium e Black Hole Sun. Brani dall’andamento vertiginoso, con liriche venate di rabbia e disperazione.

Kurt  e Chris

Kurt  e Chris sono divenuti gli eroi di una intera generazione, loro malgrado e probabilmente senza nemmeno volerlo. Erano esattamente come tutti noi, con la stessa nostra insofferenza e molta disperazione in più, oltre a un incredibile talento. Si parla a torto di maledizione del grunge. In realtà credo che la musica sia stata, soprattutto, uno strumento per veicolare in senso positivo questi stati d’animo.

Le canzoni di Chris Cornell

Di Chris Cornell, grandi occhi blu, voce calda potente e velata di tristezza, ci rimangono canzoni meravigliose. Come Black Hole Sun e Seasons, composta per la colonna sonora del citato Singles. Film manifesto del grunge, in cui compare accanto a Layne Staley degli Alice in Chains e ai Pearl Jam. E la sua partecipazione al supergruppo Temple of the Dogs (da brividi la sua interpretazione di Hunger Strike).

Carriera divisa fra Soundgarden, Audioslave e incursioni soliste, aveva saputo superare gravi crisi esistenziali proprio grazie alla musica e a un incredibile talento. Ci mancheranno la sua gentilezza, la sua splendida voce e la sua incredibile bellezza.

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Milanese trapiantata a Parigi, fra filosofia e diritto, le mie giornate sono scandite dalla musica. Amo la Francia, il mare e il jazz. I miei gruppo preferiti ? I Beatles, i Radiohead, gli Interpol e gli Strokes.

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