Se la sono presa tutti, ma proprio tutti con Franco Battiato per la frase “Farebbero qualunque cosa queste troie che si trovano in giro in Parlamento”. Il presidente della Camera dei Deputati Laura Boldrini le ha definite “parole volgari e offensive”, mentre la parlamentare pdl Michaela Bancofiore ha proposto un’esilarante class action parlamentare al femminile contro il musicista siciliano (salvo aggiungere un interessante commento sociologico “battiato o è gay o è misogino”). Infine il presidente della Regione Sicilia Rosario Crocetta ha deciso di revocare a Battiato l’incarico di assessore al Turismo, scusandosi con chiunque. Tanto inutile furore per l’irritualità di una frase pronunciata da una figura divenuta ‘istituzionale’ è davvero fuori luogo per diversi motivi.
Innanzitutto, banalmente e tristemente, bisogna dire che c’è davvero altro a cui pensare: la situazione del paese è tragica, come dimostra l’assassinio a Milano il 23 marzo del gioielliere Giovanni Veronesi. Opera di extracomunitario cocainomane e spietato per retaggio razziale? No, opera di italiano neodisoccupato. Un orribile segno di tempi imbarbariti.
In secondo luogo l’irritazione è fuori luogo perché, come lo stesso Battiato ha chiarito, il termine “troie” fa piuttosto chiaramente riferimento al meretricio politico ambosessi praticato nel parlamento italiano. Varebbe la pena ricordare che quando, alcuni anni fa, Battiato scrisse Povera Patria (canzone in verità assai retorica – la acclamò anche il pubblico di una festa della fu AN), tutti plaudirono alla nobile invettiva dove, peraltro, ricorrevano termini ben più pesanti, anche se non sessuati, rispetto a “troia”:
Povera patria! Schiacciata dagli abusi del potere
di gente infame, che non sa cos’è il pudore,
si credono potenti e gli va bene quello che fanno;
e tutto gli appartiene.
Tra i governanti, quanti perfetti e inutili buffoni!
Questo paese è devastato dal dolore…
ma non vi danno un po’ di dispiacere
quei corpi in terra senza più calore?
Non cambierà, non cambierà
no cambierà, forse cambierà.
[…]
Terza considerazione: Battiato (che per il momento non si è scusato – bravo) ha spiegato che la sua esternazione faceva riferimento al precedente parlamento, ma ci pare che diversi personaggi dediti alla prostituzione politica (in verità soprattutto uomini) siedano ineffabilmente anche in quello nuovo. E questo è lo scandalo autentico, altro che le parole pronunciate da un musicista/assessore (anzi ex) davanti al Parlamento Europeo, istituzione la cui esistenza è, a sua volta, un altro scandalo.
Infine, un interessante contributo al dibattito sul termine ‘troia’ (e sinonimi) e sul suo valore non solo fattuale ma anche simbolico ce lo fornisce Marina Montesano. Si tratta di una frase cantata dal rapper statunitense Ice-T nel brano Bitches 2 che pare portare acqua al mulino del “cantautore siciliano” , come viene definito da diversi siti web. Wow, Battiato feat. Ice-T: questo sì che sarebbe un duettone… (1)
So ladies
We ain’t just talkin’ bout you
Cause some of you niggas
Is bitches too!
Quindi, signore mie,
Non stiamo parlando solo di voi
Perché anche fra voi negri
Ci sono delle troie!
PS: Il giorno dopo l’esternazione di Battiato Beppe Grillo ha parlato di “partiti puttanieri”, ma sembra che nessuno abbia fatto caso al possibile legame fra le due frasi