J Mascis Giardini Luzzati | Tomtomrock

J Mascis ai Giardini Luzzati di Genova, 11 luglio 2019.

J Mascis Giardini Luzzati | Tomtomrock

Evento importante un concerto di J Mascis e ben quattro collaboratori di Tomtomrock vanno ad ascoltarlo in quello spazio positivo e vitale che sono (e speriamo continuino a esserlo – firmate la petizione) i Giardini Luzzati di Genova. Alla fine tutti e quattro sono tornati a casa variamente perplessi. Sì perché J Mascis è sembrato poco in sintonia con il luogo che lo ospitava. Lui non è positivo e vitale. Certo, è ben riconoscibile nel suo cappellino da baseball a cui sembrano collegati direttamente occhiali, barba e lunghi capelli candidi. E certo, le sue performance soliste sono una prosecuzione con altri mezzi dell’etica slacker dei Dinosaur Jr., un gruppo che molto ha contribuito a far evolvere l’idea di musica indie.

Il problema del J Mascis solista

Il problema è che adesso i pezzi di J Mascis (inclusi quelli provenienti dal repertorio dei giovani dinosauri) suonano tutti simili fra loro: melodie vocali vaghe e accessi di rumore chitarristico. Risultano indifendibili se un ventenne capitato lì per caso chiedesse: “Ma cosa ci trovate in questa roba noiosa?”.  Eppure c’è da scommettere che quello stesso ventenne ignaro di cose rock avrebbe invece trovato interessante pochi mesi prima, nella stessa città, Steve Wynn che cantava, cuore in mano e sorriso sulle labbra, “Carolyn, can’t you see what you’re doing?”. J Mascis e Steve Wynn: più o meno stessa generazione e di sicuro stessa importanza musicale, ma quale differenza di approccio! Al contrario di Wynn a Mascis manca il carisma (oppure non riusciamo a coglierne il carisma alternativo) o forse manca  la motivazione. E’ uno che fa sentire tutti un po’ sconfitti.

Il concerto si risolleva nel finale

Le cose migliori arrivano alla fine. Il guaio è che sono cover: Fade Into You dei Mazzy Star e Just Like Heaven dei Cure, già cavallo di battaglia dei Dinosaur Jr. Il concerto finisce, i fan chiedono il bis e J Mascis torna sul palco. Ma è solo per prendere una birra dimenticata sul monitor. Per fortuna intorno ci sono i Giardini Luzzati pieni di vita.

P.S. Paradossalmente, molto più  comunicativo di J Mascis è risultato Blindur/Massimo De Vita, incaricato di aprire la serata. Lui sì che suonava delle canzoni. E poi l’idea della grancassa è bella.

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Nello scorso secolo e in parte di questo ha collaborato con Rockerilla, Musica!, XL e Mucchio Selvaggio. Ha tradotto per Giunti i testi di Nick Cave, Nick Drake, Tom Waits, U2 e altri. E' stato autore di monografie dedicate a Oasis, PJ Harvey e Cranberries e del volume "Folk inglese e musica celtica". In epoca più recente ha curato con John Vignola la riedizione in cd degli album di Rino Gaetano e ha scritto saggi su calcio e musica rock. E' presidente della giuria del Premio Piero Ciampi. Il resto se lo è dimenticato.

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