John Grant @ Les Inrocks Festival, La Gaîte Lyrique, Parigi, 22 novembre 2018.
L’edizione 2018 del Les Inrocks Festival ha sede nella bella Gaîte Lyrique. Stella di questa edizione è John Grant, che ha da poco pubblicato un nuovo disco. Viene quindi a presentarlo a Parigi, dinanzi a un pubblico che, in larga parte, è qui solo per lui.
Prima della sua esibizione, però, ci sono tre giovani band tutte più o meno punk-oriented. Una scelta un po’ casuale, sembrerebbe, visto il genere di musica che propone oggi John Grant. Comunque Fontaines D.C., TOUTS e Queen Zee permettono di passare piacevolmente il tempo.
Il concerto di John Grant
Poco dopo le 22, è la volta di John Grant. Il pubblico, fino a quel momento diviso tra sala e bar, adesso è tutto presente. Grant si presenta vestito di scuro, con cappellino da baseball e maschera di glitter disegnata sul volto. Si apre con Tempest, dal nuovo Love Is Magic, e poi si torna al passato con la bella Grey Tickles. L’artista americano è come sempre comunicativo, sia attraverso la musica, sia nei brevi intervalli parlati (ma questa volta niente aneddoti). Tiene bene la scena e ogni tanto si siede alle tastiere per i momenti meno dance.
John Grant alterna canzoni vecchie e nuove
Le canzoni di Love Is Magic sono, dove opportuno, pompate più che in studio. Vengono fuori alcuni elementi espressionisti del canto che sul disco sono meno marcati, a sottolineare la scelta non sempre lineare dal punto di vista melodico delle nuove composizioni. Tuttavia, dove i pezzi del disco mi dicono poco (Preppy Boy, Smug Cunt), anche dal vivo recupero solo parzialmente. E questo nonostante l’interpretazione sua e dei musicisti sia sempre eccellente.
Preferisco la conclusione con la vecchia e sempre bella Queen Of Denmark, da tutti apprezzata. John Grant vorrebbe suonare più dell’ora prevista, avrebbe pronto un ultimo brano per esaudire una richiesta, ma c’è il coprifuoco. Sarà per una prossima volta, spero per un disco che mi piaccia più di Love Is Magic. Resta il rispetto per un musicista che dal vivo si spende bene e che porta avanti un discorso personale fuori da ogni moda.