Concerto Stuart A. Staples@ Stefania Pucci

La “voce” dei Tindersticks Stuart A. Staples dal vivo per un’unica data italiana.

Quelli dell’Associazione Culturale La Chute, da tempo una delle realtà più attive e meritorie della scena musicale fiorentina, hanno voluto elargire un anticipato e graditissimo regalo di Natale a tutti quelli che la seguono e apprezzano. Sono infatti riusciti a trascinare negli immediati dintorni di Firenze, per un unica data italiana, nientemeno che la “voce” dei Tindersticks Stuart A. Staples. Il concerto si è svolto in un piccolo teatro con un centinaio di posti o poco più, con la formula della doppia sessione: una alle 18 e una alle 21. Inutile dire che è stato registrato il sold out in entrambe le occasioni. Staples era accompagnato dall’attuale pianista della band, Dan McKinna, e dalla sua chitarra, oltre che da un piatto che di tanto in tanto ha percosso quasi impercettibilmente con una spazzola metallica o con un mallet.

Stuart A. Staples accompagnato da Dan McKinna

Per poco più di un’ora Staples ha tenuto avvinto l’uditorio quasi con il solo ausilio della sua particolarissima voce, anche se l’accompagnamento “discretissimo” di McKinna ha contribuito non poco a rendere “caldo” il clima: e non sembri contraddittorio l’accostamento dei due aggettivi virgolettati. Ancor più “discreto” il modo in cui Stuart ha suonato la chitarra, tanto da dare a volte l’impressione che servisse più a lui per “aiutarsi” nel canto che non a “colorire” i vari brani.

Stuart A. Staples
@ David Jack Lanzini

I due sono comunque riusciti a riprodurre mirabilmente, anche con una  strumentazione così scarna, la raffinatezza delle atmosfere e delle tessiture musicali alle quali i Tindersticks ci hanno ormai da decenni abituati. Anzi, si può dire che proprio l’atmosfera minimale quanto “intimista” degli arrangiamenti e della stessa location ha contribuito all’accentuazione di queste atmosfere. Fin dall’inizio Staples ha dato l’impressione di trovarsi particolarmente a suo agio in questa situazione e di essere in grande sintonia con un pubblico attento e partecipe. Lo hanno ampiamente dimostrato – aldilà del suo non essere certo prodigo di parole – i frequenti e sentiti ringraziamenti e soprattutto l’espressione raccolta e quasi commossa che ha mantenuto per tutta la durata del concerto e che ha ovviamente influito, e non poco, sulla qualità della sua esibizione.

Un concerto che non fa rimpiangere i Tindersticks

Dopo i primi tre pezzi dall’atmosfera particolarmente rarefatta, che hanno ricordato a chi scrive anche certe sonorità tipiche dei Lambchop, i due musicisti hanno “scaldato” il pubblico con pezzi come Pinky In The Daylight e For The Beauty, nei quali le qualità di interprete di Staples – e la sua particolarissima voce, calda e “dolce” senza mai indulgere al mieloso – hanno avuto modo di risaltare ancora di più.

Concerto Stuart A. Staples @ Teatro della Limonaia
@ Stefania Pucci

Scroscianti gli applausi di un pubblico in piedi alla fine del concerto per acclamare i due interpreti e quelli che li hanno richiamati in scena per concedere un bis: purtroppo limitato a un solo pezzo perché Staples, quasi scusandosi, ha detto di dover preservare la voce per il set successivo. Quando si assiste al concerto, in solitaria o quasi, del cantante di una band si esce spesso con un po’ di rimpianto per non aver potuto ascoltare il gruppo al completo. Stuart A. Staples e Dan McKinna ci hanno fatto uscire dal teatro con l’impressione di aver assistito a un concerto dei Tindersticks in una in una delle loro serate migliori: e non è pregio da poco.

Le foto sono di Stefania Pucci, il disegno di David Jack Lanzini.

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“Giovane” ultrasessantenne, ha ascoltato e ascolta un po' di tutto: dalla polifonia medievale all'heavy metal passando per molto jazz, col risultato di non intendersi di nulla! Ultimamente si dedica soprattutto alla scoperta di talenti relativamente misconosciuti.

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