Yilian Canizares 1

Il concerto di Yilian Cañizares alla  Certosa di Calci per Musicastrada –  27 luglio 2022

Da anni quella sorta di festival itinerante che è Musicastrada anima le estati dell’entroterra pisano e livornese con proposte musicali quasi sempre di grande qualità, che spesso permettono di conoscere musicisti tanto bravi quanto poco noti al cosiddetto “grosso pubblico”. Senza contare che le location sono altrettanto spesso inusuali e di grande suggestione. Qualche giorno fa è toccato al piazzale antistante la bellissima Certosa di Calci, a pochi chilometri da Pisa, ospitare la violinista e cantante Yilian Cañizares e il suo Resilience Trio. Gli altri due componenti sono il batterista e percussionista cubano Inor Sotolongo e il bassista mozambicano Childo Tomas, che ha suonato un particolarissimo basso acustico dal doppio manico, uno a quattro e uno a cinque corde, che dava l’idea di essere costruito artigianalmente.

Yilian Canizares 2

Cuba, Africa e molto altro nella musica di Yilian Cañizares

Cubana residente da anni in Svizzera, Yilian non ha certo perso i legami con la sua terra natale, filtrandoli e arricchendoli con influenze e suggestioni che vanno dal jazz al blues, con una attenzione particolare e pressoché costante a ritmiche e a timbri di chiara matrice africana. Questi ultimi sono stati evidenti soprattutto all’inizio del concerto, incentrato sul basso e sui vocalizzi di Tomas, ma hanno continuato a permeare l’intera esibizione. La musicista cubana vanta già al suo attivo collaborazioni illustri, prima fra tutte quella col suo conterraneo Omar Sosa, e ascoltandola non è difficile capire il perché. Innanzitutto Yilian può vantare una notevolissima padronanza tecnica dello strumento, che le permette fra l’altro – cosa, a quanto mi risulta, più unica che rara – di suonare il violino, anche con passaggi di notevole complessità, e contemporaneamente di cantare con la sua bella voce argentina, incentrata prevalentemente sui registri più alti. Inoltre la sua carica di simpatia umana la porta ad essere particolarmente coinvolgente nelle esibizioni live.

Yilian Canizares 3

Yilian Cañizares: una grande sintonia con il pubblico della Certosa di Calci

All’interno di una cifra complessiva marcatamente afro-cubana le influenze jazz si sono comunque evidenziate in vari modi. Prima di tutto nello spazio lasciato agli assoli dei suoi compagni di avventura, entrambi notevoli; ma soprattutto nella sua capacità di improvvisare su temi stabiliti. In particolare, in un paio di occasioni ha coinvolto il pubblico chiedendo di intonare a cappella dei semplici temi e su questo sottofondo vocale ha “esploso” le sue improvvisazioni al violino, nelle quali tutte le componenti del suo bagaglio musicale si sono fuse perfettamente. Particolarmente suggestivo l’ultimo brano prima del bis – Yeyé, che chiude anche il suo ultimo disco, Erzulie – eseguito appunto in questa modalità, con l’abbastanza numeroso pubblico convintamente partecipe e visibilmente soddisfatto. Oltre che all’artista, che speriamo di risentire presto, un plauso va anche agli organizzatori e soprattutto ai fonici per la pulizia e nitidezza del suono, non sempre facili da raggiungere in ambienti simili.

Le foto sono di Stefania Pucci

print

“Giovane” ultrasessantenne, ha ascoltato e ascolta un po' di tutto: dalla polifonia medievale all'heavy metal passando per molto jazz, col risultato di non intendersi di nulla! Ultimamente si dedica soprattutto alla scoperta di talenti relativamente misconosciuti.

Lascia un commento!

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.