NAS live 1

NAS live 1

Inizio del festival jazz all’insegna dell’hip-hop

David Murray

Appuntamento tradizionale fra fine agosto e primi di settembre, il festival Jazz à la Villette si svolge nella bella cornice della Cité de la Musique. La serata d’apertura, tuttavia, è solo in parte dedicata al genere dominante. Il David Murray Quartet, che inizia il suo concerto alle 20 in punto, è certamente ancorato al free jazz. Ma già il featuring di Saul Williams su molte delle composizioni introduce un elemento slam nel quadro tradizionale.

Il risultato dell’incontro è convincente. Nel frattempo la sala si va riempiendo perché è chiaro che la maggior parte del pubblico è lì per vedere una delle grandi leggende dell’hip-hop: NAS.

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Al Festival Jazz à la Villette è di scena NAS

Che arriva verso le 21.30, accompagnato da un dj e un batterista. In ottima forma fisica, NAS propone un set dominato dal suo grande classico Illmatic, il disco d’esordio al quale deve la sua fama. E che nel 1994, insieme a C.R.E.A.M. del Wu-Tang Clan, rivoluzionò il rap della East Coast. Negli anni la sua voce si è mantenuta inalterata. Il flow preciso, denso, mai troppo veloce ma nel complesso straordinario, così come spesso sono i suoi testi.

Il pubblico è conquistato immediatamente, senza bisogno delle continue sollecitazioni che generalmente i rapper impiegano; ma quando il microfono viene rivolto verso la folla, NAS è sicuro che gli hooks delle sue canzoni saranno cantati in coro.

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Un concerto con gli highlights della carriera di NAS

The Worlds Is Yours, NY State Of Mind, It Ain’t Hard To Tell sono eccellenti. Al Festival Jazz à la Villette NAS si ferma solo un attimo per cambiare la maglietta e per firmare il disco che un fan in prima fila continua a tendergli. Peccato soltanto che i suoi grandi successi tratti da It Was Written passino un po’ troppo velocemente. The Message, Sweet Dreams, If I Ruled The World formano ormai una sorta di medley.

Si può ricordare che, se Illmatic aveva dato a NAS la stima della critica e scarse vendite, It Was Written fu accolto con minore entusiasmo dalla stampa ma fece del rapper newyorkese una star. Agli occhi del NAS odierno, insomma, è Illmatic il fiore all’occhiello.

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Ancora. Cherry Red, la collaborazione con Amy Winehouse, è celebrata con l’immagine della cantante, scomparsa così prematuramente, proiettata sullo sfondo. Si dice che con NAS abbia avuto un legame anche sentimentale, certamente erano amici. Al rapper (il cui vero nome è Nasir Jones) è riferito il titolo di Me & Mr Jones.

In altri momenti scorrono foto di New York e di altri personaggi della black music, come Michael Jackson bambino: It Ain’t Hard To Tell contiene un sample di Human Nature. Si conclude in bellezza con One Mic da Stillmatic:

“All I need is one mic, one beat, one stage”.

Nonostante i dischi migliori di NAS siano ormai probabilmente alle sue spalle, suona ancora vero.

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Mi piace la musica senza confini di genere e ha sempre fatto parte della mia vita. La foto del profilo dice da dove sono partita e le origini non si dimenticano; oggi ascolto molto hip-hop e sono curiosa verso tutte le nuove tendenze. Condividere gli ascolti con gli altri è fondamentale: per questo ho fondato TomTomRock.

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