Live potente ma non sempre coinvolgente
In una Parigi deserta e quasi del tutto in balia dei turisti (in particolar modo Montmartre, dove si trova il Trianon) si sono esibiti in una serata caldissima e un po’ surreale i Godspeed You! Black Emperor. Gruppo post-rock, art-rock come i Mogwai e gli Explosions in the Sky, possono contare su un pubblico fedele. E infatti anche il Trianon – nonostante la data insolita – si è riempito molto rapidamente per accogliere i musicisti canadesi.
Sono di poche parole i Godspeed You! Black Emperor. Si sistemano in circolo sul palco, senza timore di dare le spalle alla sala. Sullo sfondo della scena passano immagini cupe, in bianco e nero o venate di seppia a fare da contraltare alle note, non facili, dei brani più famosi del gruppo di Montreal, che anche per la durata non convenzionale delle tracce si limita a offrire ai presenti nove delle più conosciute, fra quelle più recenti e quelle più vecchie.
E’ Hope Drone ad aprire la serata, lunghissimo, in cui domina incontrastato il suono degli archi, violino e violoncello, con chitarra e basso sullo sfondo. Seguono Mladic e la bellissima Peasantry or ‘Light! Inside of Light!’, brano decisamente godibile e fra quelli di più facile recezione anche per un pubblico meno addentro alle sonorità complesse della band.
Un finale in crescendo
Batteria, chitarra e basso sono in primissimo piano, notevoli le accelerazioni e le esplosioni di suono e certamente risulta il brano che più riscalda la sala. Stesso discorso possiamo fare per Lamb’s Breath e Asunder, Sweet che sono il cuore vibrante del concerto.
Ma è un crescendo con l’arrivo dei brani più di vecchia data del gruppo, fra cui Piss Crown Are Trebled, Buildings e BBF3, che chiude la parte principale del concerto. C’è infatti spazio per un encore con Moya dall’EP del 1998 Slow Riot For New Zero Kanada, uno dei brani più amati dai fan del gruppo che certamente avranno apprezzato questa singolare data parigina.
Sono bravissimi i Godspeed You! Black Emperor e sono ricche ed estreamemente strutturate le loro composizioni musicali. Se un appunto, tuttavia dobbiamo e possiamo fare ai canadesi non possiamo non segnalare la freddezza e la poca comunicatività che li contraddistingue e che certamente li penalizza rispetto ad altri musicisti e ad altri gruppi solo strumentali come il loro.