iosonouncane live

iosonouncane live

 

Conferma live per uno dei migliori musicisti italiani di oggi.

Die, secondo album di Iosonouncane, è stato per Tomtomrock il miglior disco italiano del 2015 (è entrato anche nei ‘Top Tom’ assoluti davanti, tanto per dire, a Fading Frontier dei Deerhunter). Proprio per questo, la possibilità di vedere dal vivo Jacopo Incani e il suo gruppo era attesa con gande interesse, ma anche con un piccolo tocco di timore: capita a volta che dischi dai suoni molto lavorati, come appunto Die, risultino meno efficaci riproposti sul palco. Invece non è andata così, grazie alla scelta di accentuare la componente ritmica dei brani (reminiscenze persino dei Laibach), senza per questo intaccarne la fortissima componente visionaria, soltanto rendendola più aspra e a tratti primitivista. Restano percepibili anche i riferimenti al pop da spiaggia anni ’60 o al Battiato prog, ma danno l’impressione di essere aliti di vento, che arrivano e scompaiono senza spiegazione.

Le canzoni di Die

I musicisti sono schierati a semicerchio, senza che nessuno occupi il centro del palco; Incani si sistema su un lato e resta sempre in ombra (tranne durante la parte per voce e chitarra acustica), fuma una sigaretta dietro l’altra in stile anni ’70 e riesce a essere protagonista senza fare il leader.

Le parole delle canzoni di Die si percepiscono con fatica e la cosa un po’ dispiace, però poi risulta spontaneo pensare che su un palco estero nessuno capirebbe alcunché ma tutti si emozionerebbero molto (tanto per fare un esempio, quello che capita, in diverso contesto sonico, con i Sigur Rós). In questa dimensione convincono un po’ meno solo i pezzi del repertorio più vecchio, quelli della Macarena Su Roma, notevoli nella loro vena catastro-ironica, ma ancora un po’ legati a un certo suono indie italiano che il musicista sardo si è ormai lasciato alle spalle. Anche per questo piace a Tomtomrock…

print

Nello scorso secolo e in parte di questo ha collaborato con Rockerilla, Musica!, XL e Mucchio Selvaggio. Ha tradotto per Giunti i testi di Nick Cave, Nick Drake, Tom Waits, U2 e altri. E' stato autore di monografie dedicate a Oasis, PJ Harvey e Cranberries e del volume "Folk inglese e musica celtica". In epoca più recente ha curato con John Vignola la riedizione in cd degli album di Rino Gaetano e ha scritto saggi su calcio e musica rock. E' presidente della giuria del Premio Piero Ciampi. Il resto se lo è dimenticato.

Lascia un commento!

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.